Soroptimist International D’Italia, a Capaci si inaugura “Una stanza tutta per sé” per le donne vittime di violenze

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Una stanza accogliente per ascoltare le donne, incoraggiarle a rivolgersi alle Forze dell’Ordine nei casi di violenza e abusi e sostenerle nel delicato momento della denuncia, l’obiettivo del progetto “Una stanza tutta per sè” del Soroptimist International D’Italia che giovedì 5 dicembre alle h. 11,00 farà tappa alla Stazione Carabinieri di Capaci per l’inaugurazione di “Una stanza tutta per sé” a pochi giorni dal 25 novembre Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne. Bene confiscato alla mafia, tra le mura della Stazione Carabinieri di Capaci, le donne vittime di violenze troveranno un ambiente protetto ed il personale preparato ed empatico che le saprà ascoltare.

Al taglio del nastro, saranno presenti Adriana Macchi, presidente del Soroptimist International D’Italia e Giovanna Scelfo alla guida del Club di Palermo.

Dal 2014, da quando è nato il progetto, alla data del 22 novembre 2024-– dice Adriana Macchi, presidente del Soroptimist International D’Italia-sono state realizzate 279 Stanze per sè di cui 201 con i Carabinieri. La stanza, luogo protetto e sicuro dove essere accolti da personale preparato è punto di partenza per recuperare la propria dignità, per rinascere, ritrovare speranza, uscire dalla spirale della violenza. Ed essere accompagnate in questo difficile percorso. L’apertura di questa stanza- continua la presedente Macchi- in un luogo cosi simbolico, in un contesto così carico di valori, davvero è per noi un momento di grande emozione”.

L’ arredo dal mobilio e dai toni rassicuranti, senza spigoli pensato per accogliere le donne che desiderano essere ascoltate con i loro figli, in uno spazio accogliente, è stato realizzato dalle socie del Soroptimist Club di Palermo.

Ai Carabinieri della Stazione di Capaci, il Soroptimist International D’Italia, fornirà anche una valigetta con kit informatico audio-video per la verbalizzazione e registrazione delle denunce. ” Si tratta- spiega la presidente Adriana Macchi- di un kit costituito da un pc dotato di sistema di videoregistrazione che consente di raggiungere le vittime vulnerabili in maniera più diretta e tempestiva, anche fuori dagli ambiti istituzionali (ad es pronto soccorso, case accoglienza, ecc). Raccogliendo anche attraverso le immagini tutto ciò che le parole non riescono ad esprimere”. L’inaugurazione di ” Una Stanza tutta per sé”, il cui nome prende spunto dall’omonimo saggio di Virginia Wolf, avverrà alla presenza di numerose istituzioni politiche, religiose e, tra gli altri, anche degli studenti e dei docenti dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Capaci “Biagio Siciliano- Alcide De Gasperi”.