Sospensione pensioni, INPS lancia l’allerta per il 2025: tutte queste categorie se la vedranno revocare senza questi documenti fondamentali

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Il sistema pensionistico è da sempre uno dei temi di politica economica maggiormente dibattuti. L’INPS sta prendendo provvedimenti

Le pensioni rappresentano da sempre l’architrave del cosiddetto stato sociale, vale a dire il complesso della spesa pubblica realizzata con il denaro che affluisce nelle casse dello Stato tramite il pagamento delle tasse da parte dei cittadini.

Da qualche anno a questa parte però a causa della perdurante crisi economica dovuta in particolare alle guerre in corso e alla crescita fuori controllo del debito pubblico tutti i governi che si sono succeduti in Italia hanno dovuto mettere mano al sistema pensionistico.

Una serie di riforme sono state introdotte nel nostro Paese, molto spesso in netto contrasto tra loro. Il risultato è che i cittadini andati in pensione in annate distanti tra loro si sono ritrovati a dover affrontare e gestire un quadro a dir poco caotico.

L’Istituto di Previdenza Sociale, da tutti conosciuto come INPS, ha deciso di fare chiarezza soprattutto in merito a un problema da tempo assai diffuso, una vera e propria truffa che alcuni disonesti cittadini ordiscono ai danni dello Stato.

Sospensione pensioni, l’INPS fa chiarezza: stop ai tentativi di truffa

È capitato e accade spesso anche al giorno d’oggi che i parenti di un pensionato deceduto continuino a percepire la pensione del loro congiunto, senza ovviamente averne diritto. Fino ad oggi per truffare l’INPS bastava non presentare il documento che attestasse l’esistenza in vita dell’avente diritto alla pensione.

Ora però l’Istituto di Previdenza ha deciso di porre una stretta fissando l’obbligo di presentare l’attestazione di esistenza in vita che deve contenere sia la firma del pensionato che quella di un’operatore di patronato o nel caso di residenza all’estero di un ufficio consolare.

Citibank - Ansa - Palermolive.it
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Sospensione pensioni, la decisione spiazza tutti: ora non si può più imbrogliare

Restando al pagamento delle pensioni effettuato all’estero, di cui da tempo si occupa Citibank, è la banca stessa a richiedere ai pensionati residenti all’estero un’attestazione di esistenza in vita vidimata dai soggetti succitati.

La novità degli ultimi giorni è che a partire dal 20 settembre sarà proprio Citibank a curare la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita nei confronti dei pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Le medesime richieste andranno poi restituite alla banca entro il 18 gennaio 2025. In caso di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2025.