Sospensione urgente dell’assegno di inclusione | Taglio netto a settembre: ecco chi lo perde

INPS - fonte_sicilinews24.it - palermolive.it

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Cattive sorprese nel mesi di settembre, per alcuni si prevede la sospensione dell’assegno di inclusione, sono previsti dei tagli. 

L’ADI è la nuova misura di sostegno al reddito che è stata introdotta nell’economia italiana a partire dal gennaio 2024. L’idea di partenza era quella di andare a sostituire il Reddito di Cittadinanza, ma ponendo dei paletti molto più stringenti che avrebbero delimitato notevolmente coloro che possono accedere al beneficio.

Quello che il governo Meloni aveva in mente era di andare ad aiutare solo ed esclusivamente quelle che erano le famiglie in difficoltà, quelle che veramente hanno bisogno di aiuto. Ecco che allora con le domande che hanno avuto avvio il 18 dicembre del 2023, a poter accedere all’ADI sono solo le famiglie in cui è presente un disabile, dei minori o ultrasessantenni.

Attualmente l’ADI è la misura economica più nota sul territorio italiano e al tempo stesso è anche quella che permette a chi ne beneficia il più alto importo a sostegno del proprio reddito. Facile immaginare che tutto questo ha creato non poche discussioni.

Come spesso succede dalle discussioni e dalle polemiche maturano eventuali revisioni dei criteri, che potrebbero portare ad alcune problematiche. Sarebbe possibile che a settembre in molti ricevano un ADI ridotto, ovvero la completa sospensione.

Uno dei requisiti per poter beneficiare dell’ADI

Uno dei requisiti fondamentali per poter beneficiare dell’ADI è il rispettare un certo limite economico. Ricordiamo che la misura è stata pensata per le famiglie in difficoltà, quindi andare a concederla a coloro che hanno un ISEE elevato non avrebbe, di certo molto senso.

Questo è anche il motivo per cui, nel momento in cui cambia la posizione lavorativa del beneficiario il sostegno potrebbe essere ridimensionato o sospeso. Sempre per questo stesso motivo è possibile che a settembre si assista a delle revisione dell’ADI.

ISEE - fonte_sicilianews24.it - palermolive.it
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Ecco lo scenario che si potrebbe creare

Tutti coloro che hanno inoltrato la domanda per ADI, devono aver contestualmente provveduto all’invio dell’ISEE. Ma il documento stilato nel gennaio 2024 si riferisce ai redditi 2022 e potrebbe non essere veritieri, proprio per questo motivo è possibile che alcuni, al fine di ottenere l’ADI, abbiano presentato l’ISEE corrente, provvedendo alla sua compilazione presso i patronati presenti nella zona di residenza.

L’ISEE corrente ha valore per 3 mesi, superati i quali occorre procedere con una nuova dichiarazione. A settembre è il momento di andare ad inviare un nuovo ISEE, nel caso in cui non si provveda, è possibile che il valore ADI venga ridotto, ovvero il beneficio economico venga bloccato.