Spaccio e detenzione di cocaina, lo chef Mario Di Ferro patteggia la condanna a quattro anni

L’ex titolare di Villa Zito ha attualmente l’obbligo di rientrare a casa dalle 21 fino alla mattina successiva

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Lo chef Mario Di Ferro ha patteggiato davanti al Gip Marco Gaeta una condanna a quattro anni per detenzione e spaccio di cocaina. Considerato il periodo di carcerazione ai domiciliari durante le indagini preliminari, gli restano tre anni e mezzo da scontare. L’avvocato Claudio Gallina Montana chiederà per lui l’affidamento in prova.

Attualmente Di Ferro, che ha seguito un percorso di disintossicazione dalla droga, ha l’obbligo di rientrare a casa dalle 21 fino alla mattina successiva. Il procuratore aggiunto Paolo Guido e il sostituto Giovanni Antoci hanno dato parere favorevole al patteggiamento. Previsto anche il pagamento di una multa da 20mila euro.

A Di Ferro venivano contestate 29 cessioni di droga. Lo chef ha confessato di avere ceduto lo stupefacente ma ha negato di essere uno spacciatore. Aveva infatti spiegato di avere fatto un favore ad alcuni amici e non in cambio di denaro.

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