Spaghetti, quali sono i migliori in commercio? La classifica

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Altroconsumo ha stilato la classifica dei migliori spaghetti in vendita nei supermercati. Tra i parametri considerati per stilare l’elenco, l’imballaggio, le prove in laboratorio, la tenuta durante la cottura. Esclusi alcuni dei marchi più famosi dalla top ten come Garofalo, Voiello e Rummo.

IL TEST DI ALTROCONSUMO

Gli spaghetti sono uno dei piatti tradizionali del nostro Paese, ambasciatori della cucina italiana nel mondo. Altroconsumo ha selezionato 22 confezioni di questo particolare formato di pasta, prodotte da aziende italiane, inclusi i marchi reperibili nelle catene di discount e supermercati.

L’associazione ha analizzato alcuni parametri sia in laboratorio che in cucina. Per quanto riguarda le analisi in laboratorio, Altroconsumo ha verificato il peso netto, la presenta di grano tenero e il contenuto di proteine per ogni singola referenza. Inoltre, l’associazione ha esaminato la presenza di impurità, furosina, considerata un indicatore del danno termico subito dalla pasta durante l’essiccazione, pesticidi, tra cui il glifosato, e micotossine.

In cucina, invece, gli spaghetti sono stati analizzati per il loro sapore, la tenuta della cottura e la capacità di assorbire il condimento.

LA CLASSIFICA DEI DIECI MIGLIORI SPAGHETTI

Al decimo posto, ci sono diverse marche a pari merito con un punteggio di 72. Tra queste, gli spaghetti n.4 a marchio Selex, per la quantità di grano tenero e l’assenza di pesticidi; gli spaghetti n.3 di Agnesi e gli spaghettoni biologici di Alce Nero, prodotti con il grano del senatore Cappelli, che sorprendono per l’assenza di micotossine e pesticidi.

All’ottavo posto, gli Spaghetti 19 di Pasta Reggia ottengono 73 punti per tenuta della cottura, qualità dell’assaggio e packaging di plastica ma differenziabile. A pari merito, quelli prodotti da La Marca Del Consumatore, marchio francese presente nei supermercati italiani dal 2019, in particolare per il sapore e per l’assenza di pesticidi. 

Gli spaghetti di Gragnano IGP del Pastificio Liguori si aggiudicano 74 punti e il sesto posto. Conquistano sia per l’aspetto a crudo sia per la valutazione complessiva del prodotto cotto. Delude la confezione. Nella stessa posizione in classifica quelli prodotti da De Cecco, famosi per “la lenta essiccazione a bassa temperatura”, che corrisponde al vero nei test di laboratorio. Con 75 punti e il quinto posto, gli spaghetti n.180 di Granoro, prodotti a Corato (BA) in Puglia, si distinguono per l’assenza di pesticidi e micotossine.

IL PODIO

Gli spaghetti 15 prodotti dal pastificio La Molisana di Campobasso conquistano la medaglia di bronzo, con 77 punti, per la presenza di grano tenero e proteine e la collosità, ovvero la quantità di amido rilasciato dalla pasta. Ex-equo per gli Spaghetti del pastificio avellinese Armando.

Medaglia d’argento per gli spaghetti a marchio Italiamo, in vendita nei discount LIDL, che si aggiudicano 78 punti. Se le percentuali di grano tenero e proteine sono ai massimi livelli, il controllo del peso netto lascia più di un dubbio. 

Al primo posto della classifica stilata da Altroconsumo ci sono gli Spaghetti al bronzo di Barilla con 79 punti. Secondo l’associazione, il primato nella classifica dei dieci migliori spaghetti da acquistare al supermercato si deve a sapore, tenuta della cottura, collosità, capacità di assorbire i sughi.

Fonte foto Jan Vašek/Pixabay