Home Cronaca di Palermo Sparatoria a Cinisi, arrestato il titolare del residence che ha ferito padre e figlio

Sparatoria a Cinisi, arrestato il titolare del residence che ha ferito padre e figlio


Elian Lo Pipero

Indagano i Carabinieri su quanto accaduto sabato pomeriggio in un camping

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È scattato l’arresto in flagranza di reato per l’uomo di 76 anni (compiuti sabato), Vincenzo Cusimano, proprietario di un residence che ha sparato a padre e figlio di 64 e 30 anni, entrambi palermitani, in un camping di via Porrazzi vicino Torre Pozzillo, a Cinisi, in provincia di Palermo.  Il tutto è avvenuto in seguito a una lite per dei disguidi sul pagamento dell’affitto della camera. Per il momento Cusimano si trova ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per lunedì. 

I due feriti sono stati trasportati all’ospedale Cervello e Villa Sofia di Palermo, in codice rosso: per i due al momento la prognosi è riservata, ma nessuno sembrerebbe in pericolo di vita. Il padre è stato colpito ad altezza inguine mentre il figlio alla gamba. Il proprietario del residence è stato interrogato nella notte, dopo essere stato in ospedale a Partinico per essere medicato. 

Secondo una prima ricostruzione tra i tre sarebbe nata una lite per il pagamento da parte di padre e figlio di una camera. Il 76enne ha poi sparato dei colpi con una pistola, detenuta regolarmente, colpendo i due. I Carabinieri hanno sequestrato l’arma. Il sessantaquattrenne è un ex dipendente Amat di Palermo che aveva affittato la camera nel camping di via Porrazzi. 

Il settantaseienne ha ricostruito quanto successo ai suoi avvocati, Paolo Grillo e Aldo Ruffino, che hanno dichiarato: “Il titolare del residence è stato aggredito dal padre e dal figlio. E’ stato colpito al volto con un pugno, forse con un anello. Ha una profonda ferita al volto, la dentiera spaccata e una ferita alla bocca e al palato. 

Da quello che abbiamo appurato – aggiungono – sembra che gli aggressori del nostro assistito non avessero intenzione di pagare per l’affitto delle camera dopo la vacanza. Il titolare ha chiesto che gli dessero quanto pattuito e avrebbe ricevuto un pugno al volto. Temendo per la sua vita si è difeso con la pistola che aveva regolarmente denunciato. Il nostro assistito ha raccontato di essersi solo difeso”.

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