“Spare”, il libro del principe Harry svela retroscena inediti: “William mi ha aggredito”
Il 10 gennaio uscirà in tutto il mondo “Spare”, l’autobiografia firmata dal principe Harry in cui parlerà apertamente del rapporto con la sua famiglia.
Rivelazioni scottanti che metteranno in cattiva luce la famiglia reale. Un libro che, indubbiamente, scuoterà gli animi a Buckingham Palace.
In “Spare” Harry racconta di una furiosa litigata con William in cui sarebbero arrivati addirittura alle mani:
“William arrivò a Nottingham Cottage, nel parco di Kensington Palace ed era già arrabbiato. Lui si lamentava di Meghan e ripeteva a pappagallo la narrativa della stampa su mia moglie. Mio fratello era molto agitato e non era razionale, così entrambi abbiamo iniziato a gridare. Sono volate offese e poi lui mi disse che era venuto per cercare di aiutarmi.
Io gli dissi: “Dici sul serio? Aiutarmi? Scusa, è così che lo chiami? Vuoi aiutarmi attaccando mia moglie?”. Quel mio commento fece arrabbiare mio fratello, che imprecò mentre si avvicinava a me. Cercai di calmarlo e gli portai un bicchiere d’acqua e gli dissi: “Willy, non posso parlarti quando sei così”. Posò l’acqua, poi venne verso di me furioso. È successo tutto così in fretta. Mi ha afferrato per il colletto, strappandomi la camicia, e mi ha buttato a terra. Sono atterrato sulla ciotola del cane, che si è rotta sotto la mia schiena, i pezzi mi hanno tagliato la schiena. Sono rimasto lì per un minuto, stordito, poi mi sono alzato in piedi e gli ho detto di andarsene.
Lui se ne andò, poi successivamente tornò con aria dispiaciuta. Prima di andarsene però mi urlò: “Non c’è bisogno che tu lo dica a Meg”. Io gli chiesi se si riferisse all’aggressione fisica e lui mi rispose: “Io non ti ho attaccato, Harold”. Io all’inizio non l’ho detto a mia moglie, però ho chiamato subito il mio terapista. Poi però Meghan ha visto i tagli, i graffi e i lividi e quindi le ha raccontato dell’attacco subito. Come ha reagito? Non era così sorpresa, e non era poi così arrabbiata. Però era terribilmente triste.”
Fonte foto:Biccy.it