Spari a Napoli durante la festa dello scudetto: un morto e tre feriti
Non solo bengala e fuochi d’artificio, ma anche colpi di pistola a Napoli per la festa dello scudetto. Ci sono indagini In corso
Subito dopo il fischio dell’arbitro che ha concluso la partita Udinese-Napoli, la città partenopea si è illuminata a giorno. Tutti in strada i napoletani a celebrare la vittoria del terzo scudetto. Migliaia di persone festose hanno invaso strade e piazze. Sventolango bandiere e accendendo bengala che illuminano la notte della festa. Tanta gente nei quartieri del centro, in particolare alla Sanità e a Forcella, e dopo il novantesimo della partita di Udine ovunque tanti fuochi d’artificio. I festeggiamenti per lo scudetto sono andati avanti per tutta la notte e in ogni angolo di Napoli è stato possibile ascoltare musica, rumori, folla, applausi e botti. Tanta folla anche a Fuorigrotta, dove in 40mila si erano riuniti allo stadio Maradona per seguire su un maxischermo la partita di Udine.
Un morto e tre feriti per colpi d’arma da fuoco, altri in ospedale per petardi
Intanto purtroppo c’è un primo bilancio di questa imponente festa del terzo scudetto. Nella zona di piazza Garibaldi per festeggiamenti si sono usate anche le pistole, can la conseguenza che c’è un 26enne morto, ed altre tre persone ferite da colpi d’arma da fuoco. La dinamica di quanto accaduto è ancora tutta da ricostruire. Non è chiaro, infatti, se i ferimenti siano stati causati da colpi di pistola esplosi per i festeggiamenti o se si sia trattato di una lite degenerata. Ma potrebbe trattarsi anche di un agguato malavitoso, messo a segno durante il caos del dopo Udinese-Napoli. Sulla vicenda indagano i carabinieri, col supporto della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Il tifoso più grave, il 26enne, è deceduto al Cardarelli in seguito alle ferite riportate. Inoltre altre tre persone sono finite in ospedale per ferite dall’esplosione di petardi.