Sparito nel nulla, dopo 20 anni torna a casa e accoltella il fratello

Il 42enne era sparito nel nulla. Si era occupato di lui anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Il fratello è ricoverato, ma fuori pericolo

Una storia incredibile vede protagonista un uomo, che, dopo essere sparito per 20 anni, è tornato per tentare di uccidere il fratello e la cognata. Ivo Rabanser, un 42enne della Val Gardena, dopo aver fatto perdere le proprie tracce per due decenni, è tornato. È entrato nell’abitazione del fratello minore, Martin, e lo ha aggredito a coltellate, ferendo anche la cognata. L’uomo è stato colpito da diversi fendenti che gli hanno provocato gravi ferite. Ed ha subìto un intervento chirurgico. Adesso è ricoverato in ospedale ed è fuori pericolo. La moglie, Monika Lardschneider, invece, era stata dimessa dopo la medicazione delle ferite superficiali riportate.

LA COGNATA È FUGGITA ED HA AVVISATO I CARABINIERI

L’aggressione era stata interrotta dai carabinieri grazie alla fuga della cognata, che si era rifugiata assieme al figlio di 9 anni dai vicini di casa per chiedere aiuto. Ivo Rabanser è stato quindi arrestato con l’accusa di tentato omicidio, ed è stato trasportato nel carcere di via Dante a Bolzano. Oggi è prevista l’udienza di convalida dell’arresto davanti al giudice per le indagini preliminari Emilio Schönsberg.

LA SCOMPARSA DI IVO A “CHI L’HA VISTO?”

Il caso di Ivo, quando era sparito, era stato trattato anche dalla nota trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”. Il 42enne era scomparso nel nulla 20 anni fa, come hanno sottolineato anche i cittadini di Selva Val Gardena. Che ancora non riescono a trovare una spiegazione per quanto accaduto. «In paese siamo molto sorpresi e rattristati per quanto accaduto, nessuno se lo poteva immaginare. Di Ivo Rabanser non si sapeva nulla da molti anni», ha spiegato al Corriere il sindaco Roland Demetz.

Al momento non vi sono certezze su cosa abbia spinto Ivo a fare ritorno dopo 20 anni ‘da fantasma’ per tentare di uccidere il fratello. Alla base dell’aggressione potrebbero esserci motivi personali, probabilmente una rabbia covata nei 20 anni di assenza. O questioni di tipo economico, legate per esempio ad una eredità. Punti che resteranno per il momento un mistero. Rabanser si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere nell’udienza di convalida dell’arresto davanti al giudice per le indagini preliminari, che ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.