Green pass prolungato, obbligo vaccinale e terza dose. Tre misure per migliorare la campagna contro il Covid-19. Il ministro Speranza, in occasione della conferenza stampa post G20, dichiara che le decisioni adottate al fine di contrastare il virus consentiranno una migliore gestione dell’emergenza.
Mario Draghi, il presidente del consiglio dei ministri, aveva già accennato alla possibilità di rendere il vaccino obbligatorio. Con la dovuta consapevolezza di un vaccino non piú sperimentale. Punto fondamentale su cui basare la campagna anti-pandemia é quindi la crescita delle vaccinazioni. Queste le parole del ministro della Salute. “Dobbiamo crescere ancora di più con le vaccinazione contro Covid-19 e c’è una discussione in corso che avverrà anche nei prossimi giorni e che ci porterà probabilmente anche a determinazioni che ci consentiranno di rafforzare ancora di più la nostra campagna. ”
Il Green pass giocherà un ruolo altrettanto importante ed é per questo motivo che si sta vagliando l’idea di prolungarne il periodo di utilizzo. Lo strumento di controllo sullo stato di vaccinazione é stato oggetto di polemica e di protesta, in quanto chi ne é contrario crede sia discriminatorio e che leda principi costituzionali. Tuttavia, in barba alle polemiche, la lotta contro il Covid continuerà a passare dallo scanning dei nostri certificati.
Ultimo snodo cruciale del programma vede protagonista la terza dose vaccinale. Il ministro Speranza ha dichiarato che sin dal mese di settembre 2021 la terza dose verrà somministrata ai cittadini dallo stato di salute piú precario. ‘Noi partiremo sicuramente già nel mese di settembre per le persone che hanno fragilità di natura immunitaria. Penso ad alcune categorie di pazienti oncologici, ai trapiantati e a coloro che hanno avuto una risposta immunitaria fragile rispetto alla somministrazione delle prime due dosi”. “Poi – ha aggiunto il ministro- con tutta probabilità la campagna della terza dose continuerà. Da un lato le persone più anziane, ultra80enni, dall’altro chi vive nelle Rsa e il personale sanitario”.