Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto il punto della situazione coronavirus in Italia. I contagi sono in calo, ma ancora la strada è lunga.
“La situazione è molto seria e non può essere sottovalutata. Oggi quasi 600 persone hanno perso la vita ed i casi sono ancora tanti. I numeri ci devono far riflettere”. Ha esordito Speranza, ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”.
PRIMI EFFETTI NUOVE MISURE
“Da due settimane c’è in ogni caso un’inversione di tendenza. Le misure che abbiamo attuato» sulla ‘zonizzazione’ «stanno dando i primi effetti delle misure prese ma non sono ancora sufficienti. Al contempo però l’Rt è sceso ed i nostri tecnici pensano possa scendere ulteriormente nei prossimi giorni. Bisogna resistere e tener duro. Sono ancora numeri imponenti, sarebbe un errore grave abbassare la guardia. Non c’è alternativa ai sacrifici”.
PROSSIMI GIORNI IMPORTANTI
In settimana il vertice con le Regioni: dal 3 dicembre possibili modifiche. “Dovremo valutare con attenzione i numeri dei prossimi giorni. E’ comprensibile che un territorio voglia uscire dalla zona rossa ma ci vuole prudenza. Abbiamo bisogno di discutere con gli scienziati ed i tecnici. Io lavoro con tutti i presidenti di regione senza distinzione politica e dico no alle polemiche. Per me la linea resta quella della massima cautela”
TERAPIE INTENSIVE SOTTO PRESSIONE
“Sulle terapie intensive il dato di fatto è che c’è una pressione molto forte che comunque il nostro Ssn sta sostenendo. Possiamo evitare il lockdown generale perché il Paese si è dotato di più posti letto ma questo non significa che possiamo affrontare una nuova impennata. Guai a sottovalutare la situazione ma il paese è certamente più forte di quanto lo era a marzo”.
VACCINO
Diversi vaccini sono alla fase 3 della sperimentazione, ma Speranza avverte che non basterà. “Sono stati una conquista dell’umanità. Non c’è la bacchetta magica, Il vaccino non riuscirà a risolvere tutti i problemi, ma sarà un’arma fondamentale per vincere questo virus. Attenzione a dare messaggi sbagliati sui vaccini. Se sarà efficace e sicuro dobbiamo fidarci delle istituzioni. Infatti ci sono tutte le condizioni per gestire la catena del freddo per il vaccino Pfizer che sarà il primo ad arrivare. Ma arriveranno anche altri vaccini e comunque bisognerà organizzare”.
Il Ministro ha mostrato ottimismo sui tempi d’arrivo del vaccino. “Le prime dosi in Italia ci saranno già a fine gennaio. Siamo fiduciosi. Ma ci vorrà del tempo, non sarà un’operazione immediata. Nella migliore delle ipotesi potremmo vaccinare 1 milione e 700mila persone a fine gennaio. Poi ci auguriamo che a primavera inoltrata potremmo iniziare il vaccino di massa, ma all’inizio il tema sarà selezionare a chi darlo. Ritengo che dobbiamo dare questa protezione prima di tutto a chi pagherebbe un prezzo più alto se dovesse contrarlo”
IL NATALE
“Sarà diverso, molto più sobrio. Dovremmo evitare gli spostamenti non essenziali. Gli spostamenti tra regioni potranno avvenire tra quelle che sono in fascia gialla con i criteri vigenti. C’è una fase di resistenza non breve”. Ha concluso Speranza