Seconda sconfitta di fila e squadra sempre più allo sbando. Anche a La Spezia va in campo il solito Palermo stanco e senza fame. Sulla sinistra va malissimo, meglio Diakité. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:
SPEZIA: Zoet 6; Mateju 5, Hristov 6,5, Nikolaou (C) 6; Elia 7, Esposito S. 6,5, Nagy 5,5, Vignali 6; Verde 6,5 (dal 74′ Esposito P. 6); Falcinelli 5 (dal 58′ Bandinelli 5,5), Di Serio 7,5 (dal 75′ Kouda 5). All.: D’Angelo.
PALERMO: Pigliacelli 5,5; Diakité 6,5 (dall’85’ Traorè s.v.), Lucioni 6, Ceccaroni 5,5; Buttaro 5 (dal 62′ Ranocchia 5), Segre 5, Gomes 5,5 (dall’81’ Henderson 5), Di Francesco 5, Lund 4; Soleri 5, Brunori (C) 4,5 (dall’81’ Mancuso s.v.). All.: Mignani.
I MIGLIORI DEL PALERMO
Diakité: Ha corso tanto, ha marcato bene e ha persino sfiorato un gran bel gol. È il Diakité che ci si aspetterebbe in ogni partita ma che, purtroppo, si è visto solamente in alcuni sprazzi di questo deludente girone di ritorno. Ci è piaciuto quest’oggi non solo per la sua rinnovata, straripante, prestanza fisica, quanto per il suo approccio propositivo alla partita. Potrebbe essere un’arma in più, ma dipende solo da lui e dalla sua voglia di lasciare un segno in maglia rosanero. La stessa voglia che, a dirla tutta, latita da davvero troppo tempo negli spogliatoi del Palermo.
I PEGGIORI DEL PALERMO
Lund: Uomo-simbolo dell’incomprensibile e inarrestabile involuzione di molti elementi chiave di questa squadra. E anche se a non funzionare è in realtà l’intera catena di sinistra, Lund si distingue per un approccio molle e distratto alla partita. Proprio da un suo retropassaggio troppo corto (nonostante gli avversari non fossero particolarmente aggressivi in quel frangente), nasce il gol di Di Serio che, a tu per tu con Pigliacelli, non sbaglia e firma l’1-0 con un efficace pallonetto. La sfida con Elia e Mateju la straperde, con la complicità di un Di Francesco oggi inconcludente e fuori fase.
Brunori: Sembra stanco, mentalmente e fisicamente. La percezione che abbiamo dall’esterno è che, insieme a tanti altri compagni di squadra, abbia deciso di tirare i remi in barca. Si sbaglia tanto, si lotta poco e, di conseguenza, si sorride sempre di meno. Alcuni suoi sguardi tradiscono tutto il suo sconforto per un finale di stagione avaro di soddisfazioni e di emozioni forti. Mancano le ambizioni, in parole povere. Vederlo andare al piccolo trotto, perdere tutti i duelli in aria avversaria e sbagliare anche i più semplici appoggi, è davvero deprimente. Il suo agente assicura che il capitano sogna sempre la Serie A. E dubitiamo, a questo punto, che lo faccia in ottica Palermo.