I dati odierni dovrebbero risultare determinanti per un ulteriore passo verso la normalizzazione dopo lo tsunami portato dal Coronavirus. In base ai numeri di oggi, il governo di Giuseppe Conte deciderà se riaprire o meno il traffico libero tra regioni. Questo speciale report sui contagi sarà fondamentale per fotografare l’attuale situazione epidemiologica in Italia: se tutto procederà bene, sarà possibile spostarsi all’interno del territorio nazionale. Il nostro Paese, almeno ieri, era spaccato in due con la Lombardia bersagliata dal virus (+382 casi) mentre Calabria, Basilicata, Sardegna ed Umbria risultavano essere a contagio zero. Dati che saranno importanti nella questione “spostamento tra regioni”.
In Sicilia l’avvicinamento alla data odierna risulta estremamente positivo: ieri sono stati registrati soltanto 3 casi di Coronavirus mentre è stata azzerata la mortalità. Tantissimi, inoltre, i guariti dal virus. Dati che testimoniano sempre più l’ottimo lavoro svolto sull’Isola. Nello Musumeci, governatore della Regione Siciliana, ha tenuto a precisare che fino al 7 giugno vige l’ordinanza secondo la quale nessuno, a meno di comprovate esigenza, può entrare in Sicilia: “Ora dobbiamo farne un’altra che confermi questa o la modifichi. Con il cuore aprirei l’isola ai turisti già dal 7 giugno. Ma con la ragione, dico, aspettiamo il dato epidemiologico nazionale che sta per arrivare e sulla base di questo decidiamo. Ma tutti insieme, presidenti regionali e governo, dobbiamo confrontarci e credo lo faremo sabato. Non si può avviare la nuova fase in una logica da macchia di leopardo. Ci vuole una responsabilità condivisa da tutti”.
L’ipotesi della “patente” perde sempre più quota. Nello Musumeci vuole evitare lo scontro con Roma ma, contestualmente, pretende la sicurezza dei cittadini siciliani. Una via di mezzo accettabile potrebbe essere un’app che i turisti dovranno scaricare prima di entrare nel territorio siciliano. Con questa tecnologia, e solo su consenso, si potrebbero monitorare gli spostamenti e i contatti degli eventuali turisti positivi al Covid-19.