Stabile 169, novità in cucina con Chef Raccuglia e il nuovo menù
Importanti cambiamenti da Stabile 169, il rinomato ristorante palermitano guidato da Laura Caliri e Antonio Dolce, noto per essere un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola. In cucina arriva il talentuoso chef palermitano Riccardo Raccuglia che rivoluziona il menu portando con sé il ricco bagaglio di esperienze maturate in rinomati ristoranti italiani.
NUOVO CHEF DA STABILE 169
È una ventata di novità quella che Chef Raccuglia porta con sé nella cucina di Stabile 169, introducendo un nuovo menu che abbraccia la tradizione culinaria italiana e la sua personale impronta innovativa. La filosofia culinaria di Raccuglia si riflette nella selezione attenta di prodotti locali provenienti da fornitori artigianali e filiere sostenibili.
Ispirata alla tradizione, la sua cucina contemporanea, limpida e fuori dagli schemi si concentra sull’eleganza e sull’antispreco, mettendo in risalto la materia prima, e si manifesta in un menu stagionale che si rinnova costantemente.
LA CUCINA DI RICCARDO RACCUGLIA
La scelta accurata di pochi ingredienti ben abbinati permette di esaltare al massimo i sapori, seguendo le tecniche più innovative. “Così da rispettare la massima capacità di espressione del gusto dei singoli ingredienti – afferma chef Raccuglia – attraverso l’uso delle tecniche più innovative”. I piatti di Chef Raccuglia portano con sé tutti i sentori della Sicilia, la sua amata terra d’origine. L’obiettivo? Evocare nei commensali i ricordi più cari e guidarli attraverso un sentiero indimenticabile di estasi del gusto.
Riccardo Raccuglia, 28 anni, nato a Palermo, ha iniziato il suo percorso a soli 17 anni con uno stage al Domina Alaska di Cortina d’Ampezzo. Dopo varie esperienze in Sardegna, ha lavorato in rinomati ristoranti siciliani, anche stellati, guadagnandosi il suo spazio nel mondo culinario. Nel 2022, diventa executive chef all’hotel La Locanda de la Maison Verte a Pinerolo (Torino), consolidando ulteriormente la sua carriera.
LA NUOVA VISIONE DI ANTONIO DOLCE
Stabile 169 si distingue, oggi, per essere un luogo imperdibile per coloro che cercano un’esperienza gastronomica unica che unisce tradizione, innovazione e l’autentico sapore della Sicilia. Il nuovo percorso di Stabile 169, fortemente voluto da Antonio Dolce, patron del locale, si conferma non solo nell’estetica degli arredamenti ma anche nel menu con sapori di terra e di mare, bilanciati in modo delicato e leggero.
“Quella che propongo oggi è una nuova visione di Stabile 169. L’idea è nata nel 2018, quando ho acquistato una pizzeria che nel corso del tempo abbiamo plasmato fino a quando la pandemia non ha messo alla prova la nostra determinazione. È stato il punto zero per ripartire e ho immaginato un nuovo percorso per la mia attività” racconta Dolce. “Abbiamo deciso di ampliare il nostro orizzonte culinario, diventando ristorante e introducendo una varietà di sapori sia di terra che di mare. Non si tratta solo di una cucina solo di pesce, ma anche di carne, per soddisfare i gusti di tutti”.
UNO SGUARDO AL FUTURO PER STABILE 169
La nuova visione di Antonio Dolce si riflette, quindi, nella cucina dello chef Raccuglia che esalta la genuinità degli ingredienti unita a una visione eco-green , dove nulla si butta e tutto si trasforma, seguendo il ritmo della terra. Poi, ancora, la fusione di innovazione e tradizione non è solo culinaria ma si estende anche all’ambiente. Il maitré Emanuele Ferrara, storico professionista della cucina al Flambè nel capoluogo, che in termini di accoglienza e professionalità è sempre impeccabile, con la sua pluriennale esperienza, aggiunge un tocco di accoglienza e professionalità impeccabile al locale, consolidando ulteriormente la reputazione di Stabile 169.
“Vogliamo essere un faro gastronomico, offrendo nuove esperienze culinarie non solo ai nostri clienti ma anche ai turisti, vista la posizione centrale in cui ci troviamo, che oggi tendono sempre più a ricercare piatti con accostamenti particolari. Uno sguardo al futuro? Aspiriamo ad essere presenti nelle guide più importanti” conclude Dolce.