Stangata milionaria per il Policlinico, per anni ha applicato un contratto sbagliato
L’azienda ospedaliera universitaria dovrà risarcire oltre 2 milioni a venti dipendenti, ma in totale potrebbe sborsarne molti di più
Il Policlinico di Palermo è stato condannato a risarcire venti dipendenti che avevano fatto causa per le differenze contrattuali non riconosciute tra il 2014 e il 2020. L’azienda ospedaliera universitaria dovrà quindi versare poco meno di 2 milioni e 400 mila euro. Ma l’esborso avrebbe potuto essere ben più cospicuo, perché sono andati in prescrizione ben 14 anni precedenti.
Tutto nasce per via del fatto che per molti anni l’ospedale ha applicato ai dipendenti il contratto del personale universitario, anziché quello più favorevole del comparto sanitario. Una vicenda molto complicata che va avanti da tempo, in quanto i dipendenti che lavorano negli uffici del Policlinico avevano già chiesto l’equiparazione del loro contratto con quello del personale della sanità.
I dipendenti si sono rivolti ad uno studio legale
L’azienda non ha accettato la rivendicazione e i dipendenti, per fare valere i propri diritti, hanno dovuto rivolgersi allo studio legale Rizzo e Vadalà di Messina, specializzato in diritto del lavoro, sanitario e universitario. Una parte della battaglia si è conclusa con la decisione della Corte d’Appello di condannare l’ateneo e l’azienda ospedaliera a erogare ai funzionari amministrativi, di biblioteca e di elaborazione dati in servizio al Policlinico l’indennità corrispondente a quella che spetta all’attuale dirigente di primo livello del settore sanitario. Per cui, nella prossima busta paga dei venti impiegati che hanno vinto la causa sarà accreditata ad ognuno una cifra variabile tra i 73 mila fino ai 133 mila euro.
Il Policlinico potrebbe dover sborsare in totale 7 milioni
Ma, come scrive il Giornale di Sicilia di oggi, il contenzioso rischia di ingigantirsi. Perché, per gli stessi motivi, pesano sul capo del “Paolo Giaccone” altri due giudizi presentati da una quarantina di dirigenti amministrativi per i quali è previsto un ulteriore esborso di oltre 4 milioni e 800 mila euro. Le sentenze definitive dovrebbero arrivare a dicembre. Se dovessero vincere anche questi lavoratori, il Policlinico si troverebbe a sborsare, in totale, oltre 7 milioni di euro.
La Regione, su input dell’Avvocatura dello Stato, ha convocato un tavolo tecnico con Università e Policlinico per cercare di ridurre il notevole impatto economico che potrebbe scaturire da un eventuale esito negativo degli altri procedimenti. Anche perché, come ha sottolineato in una mail interna l’avvocato Francesco Paolo Rubbio che ha difeso l’azienda ospedaliera, «non vi sono serie possibilità di una riforma della decisione in Cassazione» e che «i margini per promuovere un’impugnazione delle sentenze sono molto limitati, dovendo sostenere e far passare la linea della complessiva illogicità e illegittimità del sistema».
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