Stangata Tari nel 2021: occorre spedire i rifiuti altrove, anche all’estero

L’aumento della Tari dettato dai costi extra sostenuti per trasferire l’immondizia nella Sicilia orientale, ma anche fuori dall’Isola o all’estero

raccolta differenziata

Per i palermitani che pagano la Tari, la seconda rata del 2020 scade il 2 dicembre. Pagheranno il saldo della tassa rifiuti di quest’anno, mentre la città sta annegando nella “munnizza”. Da quando, giovedì scorso, Bellolampo non ha più potuto accogliere i compattatori. Ovunque, attorno a cassonetti pieni, si creano enormi discariche “naturali”, mentre come al solito i rifiuti ingombranti occupano tanti spazi, sia in centro che in periferia. La Rap ha deciso di risolvere questa emergenza trasferendo la spazzatura nella Sicilia orientale, e spedendola fuori dall’isola, se sarà il caso anche all’estero.

AUMENTI A PARTIRE DAL 2021

Lo hanno stabilito gli uffici comunali perché, assicurano, attualmente non c’è nessun’altra alternativa. Evidentemente questa soluzione ha un costo, ma quale? Come scrive La Repubblica, alla spesa stimata in 21 milioni di euro per il 2020, si devono aggiungere da 16 a 28 milioni di euro per portare nel resto d’Italia o all’estero le prime 110mila tonnellate di spazzatura che Palermo non sa più dove buttare. Questo significherà ovviamente un sensibile aumento del gettito Tari nel triennio 2021-2023. Per cui, se oggi la tassa pesa mediamente 400 euro a contribuente, dall’anno prossimo e per tre anni la cifra da pagare salirà fino a 590: quasi 200 euro in più a testa.

NEL 2020 STANGATA RINVIATA

Prevedibile che finisse così, perché i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti possono essere coperti solo con la Tari. Per quest’anno, che è stato l’anno nero del Covid, il sindaco e la giunta hanno stabilito, grazie al sì del Consiglio comunale, di non aumentare le tariffe. Ma la stangata è solo rinviata. Adesso che la città è di nuovo sommersa dalla spazzatura e che la Rap sta per pubblicare il bando per spedire i rifiuti fuori regione, i nodi sono venuti al pettine. Il bando predisposto dalla Rap, prevede di spedire fuori dalla Sicilia 110mila tonnellate di spazzatura. Per questa operazione i costi stimati vanno da 150 a 250 euro a tonnellata.