Giuseppe Tornatore, regista siciliano premio Oscar, ieri, a Domenica In su Rai 1, ha presentato assieme al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, gli spot per la campagna vaccinale contro il Covid. Protagonisti del primo spot, con le musiche di un altro premio Oscar, il pianista e compositore Nicola Piovani, sono un’anziana madre e la figlia che si abbracciano divise da un telo di plastica trasparente, come accade in molte case di riposo da quando è iniziata l’emergenza. «La plastica che sembra aver avvolto la nostra vita», ha notato il regista
«Ah, eccoti. Non ci speravo più». Comincia così il primo spot realizzato da Tornatore. La clip mostra una ragazza che incontra l’anziana madre in un ospedale Covid, dove è ricoverata. Sono separate da un telo di plastica, che però permette alle due donne di abbracciarsi. Nel video, alla madre che le domanda se ha deciso di vaccinarsi, la donna risponde di avere molti dubbi. «I dubbi aiutano, devi volerti bene», dice l’anziana, mentre il vento solleva il telo di plastica. «L’idea era di evitare la dimensione didascalica, informativa e didattica, puntando sul concetto di trasmettere una riflessione attraverso un clima emotivo – ha spiegato il regista di “Nuovo Cinema Paradiso”. ─ Arcuri mi ha chiesto di ideare e realizzare degli spot per una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di vaccinarsi. Ho già girato tre soggetti, una trilogia. Uno è pronto, un secondo è in montaggio, il terzo seguirà. Poi forse ci sarà un quarto».
. Lo spot è prodotto da Marco Belardi per Lotus Production, una società di Leone Film Group. Produttore esecutivo Enrico Venti». «Grazie Giuseppe Tornatore. “Dobbiamo volerci bene”» ha scritto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post su Facebook dove ringrazia il regista per la realizzazione degli spot. Il messaggio lanciato nella campagna, ha sottolineato Speranza, è proprio quello del volere bene a se stessi. Il concetto su cui ha puntato Tornatore per realizzare gli spot è: «Le persone che sono ancora incerte, che dicono di non volersi sottoporre al vaccino, non vanno colpevolizzate ma comprese e aiutate».