Stazione Centrale, è allarme sicurezza: arriva anche l’esercito
Assegnato alla città di Palermo un contingente di 17 unità delle Forze Armate
È allarme sicurezza nella zona della Stazione Centrale di Palermo e l’Amministrazione corre ai ripari. In conformità alle indicazioni del Ministero dell’Interno, all’esito del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 31 ottobre scorso, si è infatti tenuta ieri una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica estesa alla partecipazione dei rappresentati delle Forze Armate e del Dirigente del Compartimento della Polizia Ferroviaria.
Nel corso dell’incontro sono state condivise le modalità di impiego del contingente di 17 unità delle Forze Armate assegnato alla città di Palermo. A partire da oggi dunque questo sarà impiegato per rafforzare il dispositivo di vigilanza e controllo dell’area della Stazione Centrale.
Palermo, allarme sicurezza nella zona della Stazione Centrale
La zona ha visto di recente un’escalation di episodi criminosi. L’ultimo in ordine di tempo è l’aggressione di un cittadino bengalese, accerchiato e derubato da tre individui. Il fatto è accaduto in corso Tukory: dopo averlo probabilmente seguito, i tre hanno colpito il malcapitato con forza tanto da spaccargli il setto nasale.
Nei giorni precedenti un uomo ha colpito un turista inglese in via Cosmo Guastella, rubandogli una collana d’oro. Qualche giorno dopo uno studente è stato fermato nei pressi della piazzetta della chiesa di Sant’Antonino e gli è stato scippato il telefonino. A soccorrerlo due parrocchiani che hanno bloccato il ladro, mentre due passanti gli hanno intimato di restituire il cellulare alla vittima.
Nei giorni scorsi proprio l’appello dei frati Minori della chiesa di Sant’Antonino aveva già riferito di una situazione critica. “I furti, gli scippi, le intimidazioni, le violenze alle quali sono stati sottoposti i nostri parrocchiani ci inducono a lanciare questo appello”, avevano detto rivolgendosi sia ai malviventi ma anche alle istituzioni. I frati, in particolare, hanno fatto riferimento a un esposto presentato mesi fa per chiedere maggiori controlli.
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