Stelle al merito del Lavoro, Orlando alla cerimonia: “Un diritto troppo spesso mortificato”
L’intervento del sindaco di Palermo in occasione della cerimonia al teatro Politeama
Si è tenuta stamani, al teatro Politeama, la cerimonia di consegna delle Stelle al merito del Lavoro conferite dal Capo dello Stato. “Questa cerimonia è la conferma di come è importante che il lavoro passi da fattore di produzione ad una dimensione del diritto e dei diritti. E il diritto al lavoro è fondativo dell’Italia. Un diritto però ancora troppo spesso mortificato“. Così ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, presente alla cerimonia.
Stelle al merito del Lavoro, il ricordo di Dalla Chiesa
L’evento ha visto anche il ricordo del primo intervento pubblico del Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. Questo risale all’incontro con i Maestri del Lavoro il primo maggio 1982, il giorno dopo l’assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo e il suo arrivo a Palermo.
“Il primo maggio – ha detto Orlando – è occasione per riflettere sulla legalità repubblicana che mette al centro la nostra Costituzione. Ed è importante sottolineare il collegamento tra la strage di Portella della Ginestra, il discorso di Dalla Chiesa tenutosi il primo maggio 1982 e l’uccisione di Pio La Torre che ci riportano a quella dimensione valoriale dei diritti e del diritto al lavoro che oggi, purtroppo, subisce mortificazioni. Infatti difronte ad importanti processi di innovazione, i diritti per i lavoratori rischiano di essere più lesi”.
Il sindaco di Palermo ha fatto riferimento ai “troppi incidenti e morti sul lavoro che distruggono intere famiglie”. Menzionato anche il “rapporto tra lavoro e libertà, troppo spesso condizionato dall’errata concezione secondo la quale il lavoro è un favore e non un diritto”. Spazio anche “al mancato riconoscimento del merito”.
Il sindaco ha dunque sottolineato l’importanza della “costruzione di una comunità di lavoro libera dagli egoismi. I riconoscimenti conferiti oggi esaltano i valori di questa comunità”. Ha infine ringraziato i Maestri del Lavoro “per avere svolto la propria attività di servizio con professionalità e amore perché questi due valori contraddistinguono e qualificano positivamente l’esperienza umana”.