Stipendi a rischio, ti tolgono il 56% in tasse: il Governo punta a distruggere il ceto medio | Da gennaio è una stangata

56% di stipendio in meno - fonte_Canva - palermolive.it

56% di stipendio in meno - fonte_Canva - palermolive.it

Da gennaio cambia tutto per quello che riguarda la tassazione. Il Governo mira dritto verso il ceto medio e toglie il 56% di tasse.

Si ha finalmente il via libera per quello che riguarda la nuova legge di bilancio. Il Governo, con a capo Giorgia Meloni, ha completato i lavori in merito alla manovra economica e manca solo l’ufficialità di quelle che sono le decisioni prese in merito.

Ovviamente le prime notizie che arrivano non sono di certo incoraggianti e sono già diverse le contestazioni che sono arrivate a riguardo con il malcontento generale della popolazione.

Una reazione avversa era prevedibile, considerando anche come erano andati i lavori per le altre leggi di bilancio entrate in vigore negli scorsi anni e che hanno segnato la storia economica italiana in maniera importante.

Ora a recriminare una certa avversità nei loro confronti è il ceto medio che vede una tassazione che non è di certo favorevole al loro status economico. Vediamo nello specifico cosa sta succedendo in queste ore.

Una legge di bilancio destinata a far discutere

La nuova legge di bilancio per il 2025 era tanto attesa dai cittadini italiani. Ovviamente era destinata a far discutere fin dal primo momento, proprio come ogni singola modifica economica che il sistema italiano ha avuto, anche negli anni passati. Quest’anno al centro del dibattito vi erano moltissimi argomenti, tra cui, il taglio del cuneo fiscale, il cambiamento delle aliquote, le pensioni e gli stipendi. Provvedimenti che doveva servire ai cittadini italiani per riuscire a ripartire e uscire dalla crisi economica che li sta affliggendo ormai da molto tempo.

Invece i cambiamenti che ci sono stati sembrano andare nettamente a sfavore, soprattutto una certa classe di contribuenti, che saranno nettamente svantaggiati dalla Legge di Bilancio che entrerà in vigore già a partire dal 1 gennaio 2025.

Crisi economica - fonte_Canva - palermolive.it
Crisi economica – fonte_Canva – palermolive.it

Le aliquote che nascondono la vera stangata

Il fulcro della manovra finanziaria intrapresa dal Governo Meloni è sicuramente il cambio delle aliquote Irpef. Queste avevano subito una modifica già lo scorso anno, quando si era provveduto ad unire 2 fasce in una sola aliquota che è diventata l’unica applicata a chi aveva un reddito annuo compreso tra i 15 mila e i 28 mila euro. Invece adesso si cambia nuovamente, ma la modifica interesserà solo ed esclusivamente una specifica fascia della popolazione.

A spiegare il tutto nell’audizione del disegno di legge di bilancio è l’ufficio Parlamentare che parla di un bonus che va ad affiancare l’incremento delle detrazioni da lavoro dipendente. Un doppio bonus che è andato a sostituire il taglio del cuneo fiscale, ma che si accompagna anche a un nuovo cambiamento. Per coloro che hanno un reddito compreso tra i 32 mila euro e i 40 mila euro si prevede un’aliquota al 56%, provvedimento questo, che va a colpire il ceto medio di cui tanto si è parlato.