Stop agli assegni per le pensioni, la decisione è ufficiale: problemi di pagamento per 300mila persone
Per centinaia di migliaia di pensionati arriva un cambiamento epocale: stop agli assegni per il pagamento delle pensioni. L’INPS ha comunicato che d’ora in poi cambierà il metodo di pagamento per alcune categorie di soggetti interessati. Ecco quali sono i motivi e come cambierà il pagamento delle pensioni d’ora in avanti.
L’Italia sta attraversando una crisi demografica che potrebbe avere conseguenze significative sul futuro del paese. Con un’età media in costante crescita e tassi di natalità che toccano i livelli più bassi dalla fondazione del Regno d’Italia, ci troviamo di fronte a un incremento della popolazione anziana non più attiva lavorativamente.
Questa situazione pone il rischio di un insufficiente sostegno finanziario per le pensioni, in assenza di una forza lavoro giovane che contribuisca al sistema fiscale. Per questo motivo negli ultimi anni sono state introdotte riforme molto impopolari per far fronte a questo problema.
Come al solito, si cerca di innalzare l’età pensionabile. Questo elemento è in realtà molto importante, poiché l’aspettativa di vita è in costante aumento in Italia e nel resto del mondo.
Questo significa che coloro che escono dal mondo del lavoro dovranno essere sostenuti dallo Stato per molto tempo, causando un aumento significativo delle spese. Intanto, per quanto riguarda le pensioni l’INPS sta per cambiare qualcosa.
Novità sui pagamenti delle pensioni
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si occupa di molti servizi dedicati ai cittadini, tra cui appunto il pagamento delle pensioni. In realtà una parte dei pensionati che percepiscono la loro quota mensile non si trova in Italia: si parla di circa 310 mila persone sparse in 160 Paesi del mondo.
Per poter consegnare la pensione anche a queste persone l’INPS si appoggia a istituti e banche internazionali. Per qualcuno l’accredito arriva direttamente sul conto corrente, mentre per altri si riceve un assegno. Questo metodo, però, verrà dismesso a breve, poiché causa troppi ritardi ed errori di gestione.
L’alternativa dell’INPS
I pensionati all’estero, dunque, dovranno dire addio all’assegno per poter incassare la propria cifra relativa alla pensione. Per ottenerla, dunque, dovranno comunicare i propri estremi bancari entro il 15 giugno 2024. In questo modo l’INPS accrediterà direttamente la cifra sul conto corrente indicato.
Nel caso in cui non si rispetti questa data di scadenza, il ritiro della pensione potrà avvenire solamente in contanti. L’accredito dunque si dovrà effettuare presso gli sportelli bancari di Western Union, il partner di INPS a livello internazionale. Per ora questa novità toccherà solo i pensionati residenti in Austria, Belgio, Tunisia e Australia, ma presto si espanderà anche nel resto dei Paesi.