Il Tar di Catania ha sospeso il calendario venatorio in Sicilia. L’apertura della stagione era prevista per domattina. Decisione adottata “anche in considerazione degli incendi divampati nel periodo estivo e per gli effetti sull’ambiente e sulla fauna stanziale”. Ne danno notizia le associazioni ambientaliste e animaliste che avevano presentato il ricorso: Wwf Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, Lndc Animal Protection ed Enpa.
“La decisione del Tar di Catania di sospendere l’apertura della caccia non risulta ad oggi notificata all’assessorato”. Ad affermarlo in una nota diffusa agli organi di stampa è il deputato della Lega all’Ars e coordinatore provinciale del partito, Vincenzo Figuccia. “Ritengo – scrive il deputato – che in assenza di fatti nuovi il calendario dovrebbe rimanere in vigore, fatta eccezione al massimo per la parte oggetto della sospensiva”.
E continua: “L’ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale) deve comprendere che la presenza dei cacciatori può rappresentare solo un fattore di tutela dell’ambiente, nella ‘particolare situazione emergenziale del territorio siciliano, occasionata da diffusi incendi sviluppatisi nel periodo estivo’. I provvedimenti della regione dovranno essere presi cercando di armonizzare la figura del cacciatore nel progetto di rilancio della vocazione naturalistica e turistica della Sicilia”.
“Si lasci in pace il calendario venatorio – continua -e si prenda atto che i cacciatori rappresentano un patrimonio fondamentale nella logica della prevenzione e del rispetto dell’ambiente. Proprio in queste settimane – conclude il deputato all’Ars Vincenzo Figuccia – i cacciatori hanno pagato le tasse e sono stati consegnati i tesserini. Non si può fermare tutto improvvisamente”.
Quest’anno la caccia in Sicilia doveva aprire oggi 1 settembre ma il tar ha fermato tutto, sospendendo di fatto la stagione venatoria nell’isola. Il motivo addotto dal Tribunale è “la particolare situazione emergenziale nel territorio siciliano, causata dai numerosi incendi sviluppatisi nel periodo estivo e dagli intuibili effetti sull’ambiente e sulla fauna stanziale”.