Stop Canone Rai, arriva l’esenzione di legge se mostri la Carta D’Identità: con questi numeri non lo devi mai più pagare
Una tassa che paghiamo tutti e che pesa sul bilancio familiare, ma ora è possibile chiedere l’esenzione
Il canone Rai è una tassa che tocca pagare a tutti quelli che hanno in casa almeno un televisore, ma oggi c’è un modo per evitarlo. Ma vediamo quando nasce. Il canone RAI, introdotto in Italia nel 1938 con il Regio Decreto-Legge 246, è un’imposta che si applica a chiunque possieda uno o più apparecchi capaci di ricevere programmi televisivi. Inizialmente fissato a 81 lire l’anno, il canone mantiene la sua natura di tassa sul possesso di dispositivi atti alla ricezione dei segnali radiotelevisivi. Attualmente, il pagamento è obbligatorio per legge e presunto nel caso in cui esista un contratto di fornitura elettrica nella residenza anagrafica dell’intestatario.
Il canone è dovuto per qualsiasi apparecchiatura dotata di sintonizzatore per la ricezione del segnale terrestre o satellitare. Tuttavia, dispositivi come PC, tablet e smartphone, che consentono la visione dei programmi televisivi solo tramite internet e non attraverso un’antenna, sono esclusi dal pagamento. Anche un televisore privato del sintonizzatore continua a essere soggetto al canone, indipendentemente dall’uso limitato alla visione di DVD o altri contenuti offline.
Per l’anno 2024, l’importo del canone è stato ridotto a 70 euro annui ed addebitato automaticamente nella bolletta elettrica in dieci rate mensili da gennaio a ottobre. È possibile effettuare il pagamento tramite modello F24 per chi non ha un contratto elettrico domestico, con opzioni di versamento annuale, semestrale o trimestrale. Inoltre, i pensionati con redditi inferiori a 18.000 euro possono richiedere l’addebito diretto sulla pensione, inviando domanda al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente.
Sono esonerati dal pagamento del canone RAI gli over 75 con un reddito complessivo, incluso quello del coniuge, non superiore a 8.000 euro annui e senza conviventi titolari di reddito proprio, eccetto collaboratori domestici. Altre categorie esenti includono agenti diplomatici, funzionari consolari, personale delle forze NATO di cittadinanza straniera e chi non possiede apparecchi televisivi, a condizione che nessun componente del nucleo familiare ne detenga uno. In tutti i casi, è necessario presentare apposita dichiarazione per ottenere l’esonero.
Esenzione dal canone RAI per over 75: requisiti e scadenze
Per il 2025 il canone RAI ammonta a 90 euro ed è applicata a tutti i cittadini che possiedono un televisore o dispositivi atti alla ricezione dei canali televisivi. Questo costo viene addebitato direttamente nella bolletta elettrica ed è dovuto per ogni nucleo familiare residente nella stessa abitazione. Tuttavia, come abbiamo già detto, sono previste specifiche esenzioni per alcune categorie, tra cui gli anziani con più di 75 anni che rispettano determinati requisiti economici e familiari.
Per beneficiare dell’esonero, gli anziani devono aver compiuto almeno 75 anni e disporre di un reddito complessivo, compreso quello del coniuge, non superiore a 8.000 euro annui. Inoltre, l’agevolazione è valida solo se non convivono con altri familiari titolari di reddito proprio, ad eccezione del coniuge. L’assunzione di collaboratori domestici, come colf o badanti, non influisce sull’accesso al beneficio.
Scadenze e procedure per la domanda
Per ottenere l’esonero totale, la domanda deve essere presentata entro il 2 maggio, mentre chi compie i 75 anni entro il 31 luglio può richiedere l’esonero per il secondo semestre inviando la domanda entro tale data. È importante rispettare queste scadenze per evitare l’addebito automatico nella bolletta. La richiesta di esenzione deve essere inviata utilizzando il modulo di dichiarazione sostitutiva disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Dopo averlo compilato, il modulo può essere spedito tramite raccomandata, corredato da un documento di identità valido, oppure consegnato presso gli uffici territoriali dell’Agenzia. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi a un CAF autorizzato.