STOP Naspi, nel 2025 cambiano tuttele regole e molte verranno bloccate: non ricevi più il pagamento già da gennaio | Controlla il documento
Adesso si dovrà dire addio alla Naspi, per il 2025 cambieranno tutte le regole e le pratiche verranno bloccate definitivamente.
Molti coloro che si trovano senza lavoro e nell’esigenza di accedere alla Naspi al fine di riuscire a ottenere quella che la la continuità reddituale che si perde quando si termina un contratto si lavoro. Chi vi ha avuto accesso almeno una volta, probabilmente conoscere bene i requisiti richiesti, ma dal 2025 tutto cambia.
Purtroppo le modifiche che questa misura subirà toccheranno una platea di lavoratori piuttosto ampia e sono tanti coloro che rischiano di trovarsi senza alcun sostegno economico.
La platea di coloro che hanno diritto alla Naspi ma potrebbero vedersi sottrarre il diritto, purtroppo è molto più ampia di quello che si possa pensare. Considerando le numerose incertezze e gli elementi ancora sconosciuti di quella che è la nuova Legge di Bilancio, probabilmente approfondire questo aspetto è molto più importante di quello che si possa pensare.
Occorre quindi capire per quale motivo la misura economica subirà una sospensione.
Le nuove linee guida della legge di bilancio e le date da tenere a mente
Quindi in questo 2025 che sembra essere veramente determinante per le misure economiche che verranno adottate, anche la Naspi subirà dei cambiamenti veramente determinati. A cambiare saranno innanzitutto gli importi con una rivalutazione dell’indennità che sarà legata al tasso di inflazione. Come succede anche per le pensioni, la rivalutazione si fermerà allo 0,8%, un adeguamento che in molti ritengono veramente minimo, ma che in ogni caso, interesserà coloro che faranno domanda di indennità a partire dal 2025.
In altre parole, per quello che riguarda gli importi, non sono previsti cambiamenti per chi già si vede erogata la misura di sostegno. Si ricorda in ogni caso che, se il pagamento Naspi non viene concesso nei tempi previsti allora occorre contattare l’INPS, al fine di controllare la pratica che può essere inviata in autonomia o con l’aiuto di un Caf.
Chi non riceverà la Naspi
Ma allora quali saranno i lavoratori che non potranno ricevere la Naspi? Occorre innanzitutto ricordare che ad aver diritto di avanzare richiesta Naspi sono coloro che involontariamente hanno perso il lavoro; quindi non sono consideranti chi ha deciso di lasciare la propria occupazione. È altrettanto vero che, si stava pensando di poter concedere la Naspi anche a coloro che si sono licenziati volontariamente. Questo sarà possibile se le dimissioni sono sopraggiunto nel periodo di maternità tutelato o nel caso in cui ci si dimette e si accetta l’offerta di conciliazione.
Perderanno invece il diritto alla misura economica coloro che sono stati licenziati per assenza ingiustificata. Una pratica questa, ritenuta alla pari delle dimissioni volontarie.