Strade, scuole, cinema e verde attrezzato: 24 milioni per fare rinascere lo Sperone

Grazie ai fondi ex Gescal, dopo i soldi stanziati per lo Zen un’altra periferia del capoluogio siciliano pronta per essere riqualificata.

I progetti comprendono la riqualificazione di tre scuole, la costruzione di nuove strade e la realizzazione di un grosso spazio a verde attrezzato”. Progetti, come sottolineato dall’assessore alla rigenerazione urbana Maria Prestigiacomo “importanti innanzitutto per l’impatto sociale e di sicurezza urbana che avranno sul tessuto del quartiere”. Dunque, dopo gli stanziamenti riservati al quartiere Zen, ubicato nel quadrante a nord ovest di Palermo, tocca allo Sperone, non semplice realtà cittadina che si trova esattamente nella parte opposta, in quell’area a sud est del capoluogo spesso non attenzionata come si dovrebbe. 

I progetti in tutto sono otto, per una somma totale di circa 24 milioni di euro. Lo ha annunciato questa mattina, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo delle Aquile, Maria Presitigiacomo, alla presenza dei consiglieri comunali Antonino Sala e Paolo Caracausi.

VIA DE FELICE E VIA DI VITTORIO PRONTE A CAMBIARE VOLTO

La riqualificazione di via De Felice, dove si procederà alla realizzazione di spazi comuni e magazzini oltre alla realizzazione di alloggi a fini sociali, e la via Di Vittorio, dove su un’ampia area sarà realizzato del verde attrezzato con spazi sportivi (un campo polivalente e due piscine, di cui una riservata ai bambini) e spazi per attività culturali e sociali, le due arterie dello Sperone che vedranno i maggiori cambiamenti.

PROGETTI CHE DOVRANNO ESSERE MONETIZZATI DAL TESSUTO SOCIALE DEL TERRITORIO

Questi progetti, di cui il primo ad essere avviato sarà quello di via De Felice che è già esecutivo – specifica l’assessore alla rigenerazione urbana -, mirano a rispondere alla domanda di spazi sociali e di aggregazione nel quartiere  Una volta che i lavori saranno ultimati sarà fondamentale il ruolo che il tessuto sociale del territorio, con la Circoscrizione, le associazioni, le parrocchie e i comitati spontanei dei cittadini, potranno e dovranno svolgere per la gestione e la salvaguardia di questi nuovi beni comuni”.

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