Strage familiare a Licata, la lite per i confini di un terreno: chi erano le 4 vittime

La causa della lite sfociata in strage a Licata sarebbe sorta per la contesa dei confini di un terreno. I dissidi fra i due fratelli duravano da anni

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Nella foto Angelo Tardino, autore della strage familiare a Licata

I dissidi fra i fratelli Angelo e Diego Tardino duravano da anni. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare un epilogo così drammatico. L’ennesima lite sfociata in una strage e una famiglia, quella di Diego Tardino, sterminata dal fratello Angelo (nella foto). Lui, 48 anni, in preda alla furia omicida uccide tutti: Diego, la cognata Alexandra Ballacchino e non si ferma neanche davanti ai due nipoti Alessia di 15 anni e Vincenzo di 11. Poi tenta la fuga ma, braccato dai carabinieri, si spara. Adesso è ricoverato in fin di vita all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Secondo le primissime indagini sulla strage, i due fratelli litigavano da tempo perchè si contendevano i confini di un terreno nelle campagne di Licata. Diego e Angelo avevano creato due aziende diverse ma confinanti. Entrambi operavano nel settore agroalimentare di coltivazione ortaggi ed erano intestate alle rispettive mogli.

Alessia Tardino
Alessia Tardino

Già nei giorni scorsi c’erano state discussioni abbastanza accese. Poi l’ultima lite, quella sfociata nel sangue.
La comunità di Licata è sotto shock dopo la notizia. Rabbia e dolore soprattutto per la morte dei due ragazzini, Alessia e Vincenzo. Chi li ha conosciuti li ricorda come “ragazzini educatissimi”. Lei frequentava il liceo Vincenzo Linares. Il fratello minore invece la scuola media Guglielmo Marconi.