Strage Altavilla, i legali rinunciano alla difesa della coppia palermitana
Gli avvocati di Sabrina Fina e Massimo Caradente, la coppia di Palermo residente a Sferracavallo accusata insieme a Giovanni Barreca di omicidio plurimo e occultamento di cadavere nella strage di Altavilla Milicia dove hanno perso la vita Antonella Salamone 41 anni, Kevin e Emmanuel Barreca di 15 e 5 anni. “Rimetteremo il nostro mandato per problemi legati all’organizzazione del lavoro del nostro studio” hanno detto i legali Vincenzo e Sergio Sparti.
Il medico legale che era stato incaricato da loro come consulente per l’autopsia ha dovuto rinunciare per un problema di incompatibilità con un suo ruolo professionale. Resta nominato, invece, l’archeologo Roberto Miccichè, per l’esame su delle ossa umane. Sarebbero già stati trovati i nuovi legali di fiducia da parte della famiglia della coppia palermitana.
Intanto al Policlinico di Palermo è stata eseguita l’autopsia sui corpi della mamma e dei due figli uccisi dal marito Giovanni Barreca, operaio di 54 anni la scorsa settimana
Arrestata la figlia 17enne
La Polizia di Stato presso la Procura per i Minorenni di Palermo ha eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura per i Minorenni di Palermo nei confronti della figlia di Barreca, indagata in ordine al delitto di omicidio pluriaggravato in concorso in pregiudizio della madre e dei fratelli, nonché per il delitto di occultamento del cadavere della propria madre.
Detto provvedimento è scaturito dall’attività di indagine compiuta dopo i gravissimi fatti accertati in Altavilla Milicia il 11 febbraio u.s.
In data 14 febbraio 2024 la minore si è presentata presso questa Procura e innanzi al Procuratore ed a personale della Sezione di PG aliquota P. di S. della Procura per i Minorenni, ha iniziato a rendere un racconto spontaneo, rivelando il suo pieno coinvolgimento nei gravissimi fatti che hanno visto coinvolta la sua famiglia.
L’interrogatorio
La minore è stata poi subito interrogata, ed alla presenza del difensore ha riferito quanto accaduto nei giorni precedenti al 11 febbraio u.s. all’interno della sua abitazione, fornendo un resoconto agghiacciante, anche in relazione al contributo personale dalla stessa fornito in relazione alle torture subite dalla madre e dai fratelli, alle loro atroci sofferenze, ed all’agonia fino alla morte.
Ha riferito altresì quanto accaduto dopo il decesso della madre e quindi le circostanze relative alle modalità con cui davano fuoco al cadavere e successivamente seppellivano i resti.
La minore ha riferito che presso la sua abitazione vi erano, già da anni, dei “demoni” ritenuti responsabili di alcuni accadimenti relativi a componenti della sua famiglia e della necessità di scacciarli, sia dalla madre che dal piccolo Kevin , particolarmente legato alla genitrice e quindi “abitato” dalle stesse figure demoniache.
La minore, a seguito della gravità dei fatti narrati, è stata sottoposta a fermo del PM eseguito da personale della sezione di PG della Polizia di Stato della Procura per i Minorenni.
Venerdì innanzi al GIP presso il Tribunale per i Minorenni è stata celebrata l’udienza di convalida del fermo. In sede di udienza è stato convalidato il fermo con detenzione in carcere.
LEGGI ANCHE: