Strage di via D’Amelio, ore 16:58: minuto di silenzio in memoria di Borsellino e la scorta

28 anni fa – una domenica come oggi – una nube di morte e cenere, si posò su via D’Amelio

Era il 19 Luglio del 1992 ore 16:58 Paolo Borsellino si reca presso l’abitazione della propria madre, nel momento in cui, sceso dall’auto, aziona il citofono, una potente deflagrazione devasta l’intera area.

Una 126 imbottita di tritolo, spazza via la vita del Giudice Borsellino e dei cinque agenti di scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Fumo, lamiere contorte, resti di corpi dilaniati, gente sconvolta, che si aggira nel quartiere. Sguardi allucinati di chi ha capito di avere perduto anche l’ultimo baluardo della lotta alla mafia, ma non vuole crederci. L’Italia, ancora sgomenta davanti alle immagini dell’autostrada che si squarcia e inghiotte Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta, solo 57 giorni prima; resta annichilita davanti alle edizioni straordinarie dei Tg che documentano, l’ultimo atto della vendetta mafiosa. Borsellino, aveva capito e per questo aveva fretta.

Quella che ricorre oggi è, senza ombra di dubbio, una Giornata nazionale della legalità molto particolare: tutto quello che può essere d’ostacolo alla lotta al Coronavirus è stato, giustamente, evitato.

Eppure, nel giorno che commemora la tragica morte di Borsellino e della sua scorta qualcosa si è mosso ugualmenteall’orario esatto in cui esplose la bomba, è stato osservato un minuto di silenzio in via D’Amelio. Presenti sul luogo della strage anche il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra e il vicecapo del Dap Roberto Tartaglia oltre al sindaco Leoluca Orlando.

“Borsellino era una persona genuina con noi, non ci ha mai fatto pesare il suo grado di magistrato. Ci trattava come figli e ci faceva passare le paure di stare accanto a lui. Tutti sapevamo che dopo Falcone toccava a Borsellino – ha detto Antonino Vullo, l’unico agente di scorta sopravvissuto alla strage – Spero che in futuro non accada più – ha aggiunto – E’ stato terribile subire quell’inferno”.

Sotto il palco allestito, appare lo striscione «Via D’Amelio, strage di Stato»


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Anche questa volta, tante fiaccole in cerca di verità illumineranno la città di Palermo per ribadire che Paolo vive, con le sue idee, i suoi valori, le sue battaglie. A causa delle norme anti covid, non sarà possibile svolgere il tradizionale corteo, pertanto la fiaccolata sarà statica. Il presidio si svolgerà in via Mariano D’Amelio, a partire dalle 20.30, nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale. Durante l’evento si esibirà l’artista Salvo Piparo, con il suo “Cunto” su Falcone e Borsellino.

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