Strage di Altavilla, Barreca convinto dai complici: “Vanno purificati”

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“Abbiamo fatto solo del bene“, avrebbero detto agli investigatori Sabrina Fina e Massimo Carandente durante l’interrogatorio di domenica scorsa. I due sono accusati insieme a Giovanni Barreca di aver ucciso Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel.

I due sarebbero degli ossessionati di Satana, invasati e deliranti. Lo sterminio della famiglia di Barreca sarebbe stato pianificato da tempo, dietro le motivazioni del folle gesto ci sarebbe stato il tentativo di liberare la casa dell’uomo dal demonio. Sarebbe stato Barreca stesso a contattare la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della donna e dei due ragazzini. Fina e Carandente, che nei loro profili social danno adito a fanatismo religioso estremo, avrebbero accettato.

Ancora da chiarire perché l’uomo ha risparmiato la figlia 17enne. La giovane è stata trovata dagli inquirenti all’interno dell’abitazione sotto shock.

L’ombra dei riti esoterici dietro la morte di Antonella, Kevin e Emanuel

Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti” ha raccontato Calogero Salamone, fratello di Antonella. I due coniugi avrebbero partecipato attivamente ai tre delitti. La Salamone sarebbe stata uccisa per prima, forse dieci giorni fa, della donna sono stati ritrovati solo pochi resti carbonizzati. A determinare la data e l’ora esatta della morte ci penserà l’autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, paese della famiglia, c’erano vestiti e suppellettili della donna, elementi che fanno pensare a un vero proprio rituale esoterico.

 I tre avrebbero voluto purificare il corpo e gli oggetti col fuoco. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite. Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell’abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. Secondo indiscrezioni i due ragazzini sarebbero stati incaprettati.

I compagni di scuola rivelano: “Kevin diceva che il fratello parlava di demoni”

“Erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso – dice il dirigente scolastico Maria Rita Chisesi – Adesso dobbiamo sostenere la ragazza e i compagni che sono distrutti“. I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. “Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa – aggiunge la dirigente – e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l’influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto, i ragazzi hanno sempre frequentato regolarmente e con buoni risultati”.

Dai racconti dei compagni di classe di Kevin, il più grande, emergono dettagli sempre più macabri, che delineano sempre più le connotazioni di una setta. Uno degli alunni ha riferito di aver ricevuto il 4 febbraio, pochi giorni prima del delitto, un messaggio. “Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa – racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio“.

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