Strage di Altavilla, il parroco: “Diverse presenze demoniache nel territorio”
“Ad Altavilla c’è tutto un sottobosco che prolifera ai danni dello Spirito, alcuni casi riguardano anche i bambini”. Così ha detto ieri sera don Salvo Priola, parroco di Altavilla Milicia, nel corso della trasmissione “Porta a Porta”.
Durante il programma condotto da Bruno Vespa, si è parlato dell’orribile mattanza di Altavilla, sottolineando come Giovanni Barreca e i due ‘Fratelli di Dio’, la Fina e il Carandente, si accusino a vicenda dell’omicidio di Antonella Salamone e dei suoi due figli maschi, Kevin ed Emanuel di 16 e 5 anni.
“Molte persone cercano pace da noi”
Secondo Don Priola, la piccola comunità palermitana non è nuova a presunti di casi di persone possedute da satana. “Bisogna tenere presente del luogo dove ci troviamo. Altavilla Milicia è il Santuario Mariano Diocesano e come diceva Papa Paolo VI ‘I Santuari sono come delle cliniche dello Spirito’, dove giungono uomini e donne da diverse parti che cercano pace. Diverse persone ‘disturbate nello Spirito’ vengono qui a chiedere conforto”, dichiara il parroco.
“Disturbate dallo spirito del male”
“Il nostro compito è quello di ascoltare e pregare insieme a tutti coloro che cercano pace e liberazione, soprattutto per chi è disturbato dallo spirito del male. In questi casi, seguendo la metodologia e la prassi dell’Arcidiocesi di Palermo, ci siamo rivolti all’esorcista dell’Arcidiocesi, il quale ha valutato caso per caso i vari episodi a noi presentati. C’è tutto un sottobosco che purtroppo cresce…”.
“Diversi casi riguardano anche bambini”
“Noi chiediamo prima degli elementi oggettivi per poter verificare. Qualche famiglia ci ha anche mostrato alcuni video, manifestazioni straordinarie anche in alcuni bambini. Per esempio, il bambino che si mette in piedi sul letto e inizia a sputare al capezzale, quello che urlando ha delle allucinazioni e inizia a rompere oggetti, un altro che disegna e riferisce immagini che egli vede. Tutta una serie di elementi che vanno oltre un’analisi che posso fare io come presbitero. Il mio compito è quello di far valutare il caso all’esorcista dell’Arcidiocesi”, così ha concluso il suo intervento.
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