Sono passate tre settimane dalla strage di Altavilla Milicia e si continua a parlare di fanatismo, possessioni demoniache, esorcismi.
La mattanza legata ai “riti di purificazione” ha riacceso il faro sul fenomeno delle sette religiose. Qualche giorno fa, il parroco di Altavilla, don Salvo Priola, è intervenuto a Porta a Porta spiegano come il territorio non sia nuovo ad episodi di “Disturbi dello spirito”. Parole che hanno creato una pericolosa generalizzazione alla quale il primo cittadino, Pino Virga, ha voluto sottrarsi in nome dell’intera comunità.
“Io non ci sto. Non con le parole oneste del nostro Parroco. Nei cui confronti, la misura del nostro affetto può solo crescere. Non ci sto con riduttive e ingenerose sintesi, ad un comune denominatore, di isolata e raccapricciante follia criminale e religione. Non ci sto con chi accomuna ad Altavilla il fanatismo e le sue torbide declinazioni. Con chi, disconoscendo la nostra integrità, vuol confonderci con sette e conventicole. Altavilla è una Comunità sana. Che coltiva la bellezza. Che crede nell’accoglienza. Non immune, certamente, dai problemi e dalle brutture di questo mondo. Ma è generosa e solidale. E lo ha dimostrato. Pino Virga”, così ha scritto il sindaco in un post Facebook.