Strage di Portella della Ginestra, Orlando: “Dopo 75 anni manca verità storica e giuridica”
Le parole del sindaco Leoluca Orlando nel giorno del 75esimo anniversario dell’eccidio
L’1 maggio, Festa dei Lavoratori, è anche l’anniversario della strage di Portella della Ginestra. L’eccidio risale al 1947 quando nel comune di Piana degli Albanesi, nel Palermitano, la banda di Salvatore Giuliano sparò contro una folla di contadini riuniti in occasione della festa. Si contarono undici morti e numerosi feriti.
“La strage di Portella fu il primo esempio di strategia della tensione in Italia e rappresentò il tentativo da parte del sistema politico-criminale-mafioso di destabilizzare la nostra democrazia“. Così dichiara il sindaco Leoluca Orlando nella giornata di oggi.
“Oggi a distanza di 75 anni da quell’eccidio mancano ancora una verità storica e giuridica. Un vuoto che mortifica i diritti per la cui difesa, come fecero i rappresentanti dei braccianti, i dirigenti sindacali e gli esponenti della sinistra che a Portella festeggiavano il Primo maggio, dobbiamo continuare a lottare. I diritti previsti dalla Carta Costituzionale, tra questi il diritto al lavoro sancito dalla nostra Costituzione e soprattutto il diritto alla pace, oggi purtroppo mortificato da una guerra assurda”.