Strage di Samarate, si realizza il sogno del giovane superstite: il Palermo lo invita ad una partita
Mentre era ricoverato aveva già ricevuto un video-messaggio da parte dei giocatori di una delle sue squadre del cuore, il Palermo
Nicolò Maja, l’unico superstite della follia omicida del padre, consumatasi a Samarate il 24 maggio dello scorso anno, sta per realizzare il suo sogno: quello di assistere ad una partita di una delle sue squadre del cuore, il Palermo.
Il nonno, pochi giorni dopo l’accaduto, aveva lanciato un appello ai giocatori delle squadre di cui Nicolò è tifosissimo, Milan e Palermo. “Vorremo chiedere almeno un audio dai giocatori da fare sentire a Nicolò in ospedale per aiutarlo”, aveva detto nonno Giulio attraverso durante il programma rai “La Vita in Diretta”. Detto fatto: dopo pochi giorni gli arrivarono i video.
Adesso si sta per realizzare un altro sogno: il club rosanero, infatti, ha deciso di invitare Niccolò ad una partita, quella contro il Como di Mister Longo. La società rosanero, tramite una nota diramata alla stampa, ha spiegato che da dicembre è in contatto con la famiglia Maja per regalare un sorriso a Niccolò, accoglierlo con grande affetto al Barbera con l’abbraccio del club. Ma purtroppo non è ancora nelle condizioni di viaggiare. “In questi giorni, allora, – spiega il club – lo abbiamo invitato insieme al nonno alla trasferta di Como, l’unica che probabilmente sarà sostenibile per lui. Speriamo che Niccolò avrà modo di venire”.
L’accaduto
Era la notte tra il 3 e 4 maggio quando Alessandro Maja, per motivi ancora non chiari, si armò di attrezzi vari al fine di sterminare la propria famiglia. Uccise prima la moglie, con un colpo di martello e un fendente alla gola, per poi dirigersi nelle stanze dei due figli. Giulia, 16 anni, riuscì inizialmente a svegliarsi e tentò una reazione, ma il padre riuscì ad ucciderla con un cacciavite ed un martello. Alessandro Maja si diresse infine verso Nicolò tentando di ucciderlo con un martello e un trapano.
Fonte foto: TGR