La strana raccolta fondi per Giulia Tramontano e le aspre critiche di Selvaggia Lucarelli
Lucarelli: “Non mi sembra una famiglia in una situazione di indigenza, e poi, perché dovrebbero ricevere aiuti economici da collette?”
È partita una raccolta fondi per la famiglia di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni uccisa dal compagno al settimo mese di gravidanza. La notizia della raccolta fondi ha iniziato a circolare sul web qualche giorno fa e sarebbe stata aperta da due colleghe della sorella di Giulia, Chiara Tramontano. Somma da raggiungere 10mila euro, da destinare alla famiglia della scomparsa ed all’Associazione Penelope, che offre supporto a famiglie e amici di persone scomparse. In soli due giorni l’obbiettivo economico è stato raggiunto e visto che era andata bene, il traguardo è stato spostato da 10mila a 15mila euro, ma stavolta con altra motivazione: “Il ricavato verrà destinato alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese causate da questa tragedia”.
Hanno donato in 885, per un totale di 14.853 euro. C’è chi ha donato 10 euro, chi 500, chi 93 e chi 5, ognuno rispetto alle proprie disponibilità. Il tutto, seguendo le motivazioni, per cercare di essere di sostegno, vista la tragedia che ha colpito la famiglia Tramontano.
Aspre critiche da Selvaggia Lucarelli
Questa raccolta non ha ricevuto il gradimento di Selvaggia Lucarelli. In un post su Instagram ha scritto: “Non capisco cosa c’entri una raccolta fondi con la tragica morte di una ragazza. Non capisco perché la famiglia andrebbe aiutata economicamente senza che si sappia se ha reali difficoltà. E dal profilo della sorella non si direbbe”. Ed inoltre, evidenziando che in un secondo tempo era cambiata la destinazione dei fondi, riservandoli solo alla famiglia Tramontano, ha aggiunto: “Ma soprattutto, visto che la raccolta va bene è stato cambiato anche l’obiettivo economico da 10.000 a 15.000. Le ingenti spese della famiglia? La famiglia spieghi quali sono queste sue esigenze economiche perché questa raccolta promossa dalla sorella della vittima è di pessimo gusto”.
“Non mi sembra una famiglia in una situazione di indigenza”
“Non capisco inoltre perché aprire una raccolta fondi piena di condizionali, di espressioni vaghe quali ‘eventuali costì’, ‘in parte devoluti’ ─ ha continuato la Lucarelli ─. Davvero bisogna smetterla con questa storia di ritenere che le tragedie si riparino con il denaro”. Nel mirino della giudice di Ballando con le Stelle c’è finita in particolar modo Chiara, sorella di poco più piccola di Giulia. “Io vedo da lei postati viaggi in Lapponia, in Grecia, a Zanzibar, non mi sembra una famiglia in una situazione di indigenza. E aggiungo: perché le famiglie di vittime note alle cronache dovrebbero ricevere aiuti economici?”. Poi, infine, Selvaggia Lucarelli ha concluso la sua riflessione così: “La solidarietà è una cosa bellissima e io credo che i soldi risolvano moltissime cose ma, come dico sempre, le raccolte fondi serie sono prima di tutto burocrazia: spiegare, motivare, rendicontare. Solo a patto che esistano queste condizioni di trasparenza si può donare. Il resto è empatia ignorante e da solo danni”.
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