Stress lavoro correlato, dipendenti dell’UIEPE a rischio

A lanciare l’allarme per la sede di Palermo è Alfonso Farruggia, segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia

Il segretario generale della UILPA di Palermo Alfonso Farruggia

“Sono sempre più numerose le segnalazioni, da parte di iscritti e simpatizzanti, in merito al malessere dei dipendenti della sede di Palermo dell’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia dove ansia,  stress e carichi di lavoro eccessivi sono ormai all’ordine del giorno a causa delle modalità di gestione dell’attuale Direzione reggente”: a dichiararlo è il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia Alfonso Farruggia, in una lettera trasmessa, tra gli altri, al Capo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità Antonio Sangermano, al Direttore Generale per l’Esecuzione Penale Esterna e di Messa alla Prova Domenico Giuseppe Arena e ad Anna Internicola, Direttore reggente dell’ UIEPE per la Sicilia.
“Non possiamo certo esimerci – afferma l’esponente sindacale nella nota, inviata anche al Direttore Generale del Personale del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità Giuseppe Cacciapuoti – dall’esprimere forti preoccupazioni per la salute dei lavoratori, sconfortati, amareggiati e pervasi da un forte senso di inadeguatezza sperimentato quotidianamente in un clima di tensione che genera incertezze e non contribuisce di certo a creare armonia”.  

UN LAVORO USURANTE ED EMOTIVAMENTE IMPEGNATIVO 

Secondo l’esponente sindacale, alla base del disagio ci sarebbero l’eccessivo carico di lavoro e l’iniqua distribuzione dello stesso, accompagnati da una costante “paura dell’errore”.
“Occorre fare presente che il personale dell’UIEPE  – puntualizza Alfonso Farruggia – svolge un lavoro usurante, che esige un grande investimento non soltanto professionale, ma anche emotivo”.
“A tutto ciò – prosegue – si aggiunge la necessità di continui approfondimenti, di confronto serrato e di rispetto rigoroso delle incalzanti tempistiche dettate dalla magistratura e dagli altri organi preposti: il personale è costantemente sollecitato a garantire la rapidità degli interventi osservando le scadenze previste, talvolta a discapito della qualità del lavoro”.
“Eppure – precisa ancora il segretario generale – è proprio grazie alle indubbie doti professionali dei dipendenti e alla loro dedizione che, negli anni, l’UIEPE ha raggiunto costantemente i propri obiettivi, senza dimenticare lo spirito di sacrificio e la resilienza manifestati durante il periodo pandemico”.
“Alla luce di tutto questo – si legge ancora nella lettera – si esclude tassativamente che le criticità rilevate possano, in qualche modo, essere legate ai lavoratori: bisogna, semmai, analizzare le dinamiche attuate dalla Direzione per individuare le cause del fenomeno dello stress lavoro correlato, che ha registrato, all’UIEPE, un deciso incremento”.

POSSIBILI RICADUTE SUI SERVIZI EROGATI 

Una condizione problematica testimoniata, secondo il sindacato, dall’aumento delle assenze per malattia e dagli episodi, sempre più numerosi, di malessere improvviso, scaturiti dall’alto indice di conflittualità presente negli uffici: nei casi più gravi, si è reso addirittura necessario l’intervento del 118.  
In un simile contesto, la professionalità dei lavoratori – sottolinea Alfonso Farruggia –  viene svilita e mortificata quotidianamente”.
A preoccupare fortemente la Uil Pubblica Amministrazione Sicilia è il rischio che gli episodi sempre più frequenti di malessere degenerino nello stress lavoro correlato, ovvero la sensazione di squilibrio che si avverte nel caso in cui le richieste in ambito lavorativo superino le capacità di far fronte ai compiti assegnati, con tutti gli effetti negativi che ciò può comportare non soltanto sul singolo, ma anche sull’ambiente di lavoro, nel caso di una condizione intensa e prolungata nel tempo, in termini di prestazioni erogate e produttività del personale e incidenti causati da errori umani.

LE RICHIESTE DELLA UIL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SICILIA 

“E purtroppo – aggiunge – non sono più episodici i mancati riscontri, da parte della Direzione reggente dell’UIEPE per la Sicilia, alle richieste formali inoltrate dai lavoratori”.
“Un buon dirigente – osserva – non tira troppo la corda, ma affianca tutti i lavoratori, nessuno escluso, convocandoli prima che si manifestino le criticità e non per strigliarli : al contrario, per ascoltarli e valutare insieme  se siano necessari un affiancamento di risorse e una rimodulazione del carico di lavoro assegnato per risolvere, in sinergia, i problemi  quotidiani”.
“Chiediamo ai dirigenti destinatari delle nostre riflessioni – si legge ancora – di ripristinare non solo una condizione di serenità tra i lavoratori, ma anche relazioni sindacali corrette: un appello, quest’ultimo, che rivolgiamo ormai da tempo”.
“Se la situazione dovesse protrarsi – conclude il segretario – e se le relazioni sindacali non dovessero rispettare quanto previsto dal C.C.N.L. vigente, la UILPA si riserverà di intraprendere azioni più incisive al fine di tutelare la salute dei lavoratori dell’UIEPE di Palermo e salvaguardare la propria immagine sindacale nelle sedi opportune”.