Stretta sulle farine di insetti, nei supermercati etichette e scaffali dedicati

I decreti eviteranno che si possano acquistare senza saperlo prodotti alimentari che contengono farine di insetti

Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha firmato, di concerto con i colleghi delle Imprese e della Salute, quattro decreti che regolamentano l’applicazione delle indicazioni dell’Unione Europea sull’uso delle farine di insetti.

I quattro tipi di insetti le cui farine sono regolamentate dal decreto del governo e che potranno finire nelle nostre cucine sono: Grillo, Alphitobius diaperinus (larva), Tenebrio molitor (tarma) e locusta migratoria. I decreti emanati servono a rendere evidente la presenza di questo tipo di alimento quando utilizzato. Sarà sempre segnalata in modo molto evidente sulle etichette e, inoltre, i prodotti che contengono le suddette farine saranno venduti in scaffali riservati all’interno dei supermercati.

Nei prodotti confezionati con questo tipo di farina saranno precisati inoltre quantitativi e provenienza. In altri termini: nessuno farà mangiare a tradimento insetti, anche per evitare le possibili allergie che ne potrebbero derivare. Si ipotizza infatti che chi è allergico ai crostacei lo possa essere anche a questo tipo di alimenti.

Sulla corretta applicazione dei regolamenti vigileranno anche i Nas

L’annuncio di decreti è stato dato dal ministro dell’Agricoltura, che ha spiegato le ragioni dell’intervento del governo: «Non discuto il fatto che ci si possa nutrire di quello che è più idoneo alla propria alimentazione, ma vanno date indicazioni chiare. A questi prodotti andranno dedicati degli scaffali appositi in maniera che chi sceglierà larve, grilli o locuste potrà indirizzarsi verso quelle sezioni e chi non vorrà farlo, credo sarà la maggioranza degli italiani, se ne terrà lontano». Per vigilare sulla corretta applicazione dei regolamenti saranno mobilitati anche i Nas.

Farine di insetti in cracker, grissini, pane e barrette 

Di fatto, sembra che un italiano su 3 non escluda di mangiare insetti, anche se Coldiretti ha dati più bassi, secondo i quali solo il 16 per cento è favorevole. Anche se sembra una percentuale modesta, il 16 per cento di 60 milioni di italiani in linea teorica apre le porte a un mercato enorme. Secondo Nomisma per Cia-Agricoltori in Europa nel 2030 ci saranno quasi 400 milioni di consumatori di questi prodotti. Il governo nei decreti dice che queste farine non potranno essere usate per pizza e pasta. Le aziende produttrici sostengono che non è comprensibile il motivo del divieto così specifico, che comunque viola le regole del libero mercato. Ad oggi i prodotti più comuni con farine di insetti che potranno arrivare sugli scaffali riservati dei supermarket sono cracker, grissini, pane, barrette.

Foto Quotidiano Nazionale

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