Strisce blu gratis con il trucco francese: a Parigi usano questo tasto del totem e non paga più nessuno da mesi

Strisce blu gratis - fonte pexels - palermolive.it
Il pagamento del parcheggio dell’auto nelle strisce blu è obbligatorio, ma in una città è possibile eluderlo con un trucchetto
Le strisce blu nei centri cittadini e nelle zone turistiche indicano aree di sosta a pagamento, con tariffe che variano da comune a comune e possono essere più elevate in aree turistiche. Il pagamento avviene acquistando un ticket presso i parchimetri e posizionandolo sul cruscotto dell’auto. Tuttavia, esistono situazioni in cui il mancato pagamento non può essere sanzionato e, in caso di multa, è possibile fare ricorso con prove concrete.
Se il parchimetro è guasto e non è possibile acquistare il ticket, la sosta diventa legittima senza obbligo di pagamento. In caso di multa, è fondamentale dimostrare l’impossibilità di pagare, perciò è consigliabile fotografare la macchinetta rotta e verificare che nei dintorni non ce ne siano altre funzionanti. Un’altra situazione riguarda l’assenza di pagamento elettronico: dal 2016, i parchimetri devono accettare carte di credito e bancomat. Se l’unico metodo di pagamento disponibile è in contanti e il parchimetro non permette alternative, il ricorso alla multa può essere valido.
Ogni città deve garantire un’alternanza tra parcheggi a pagamento (strisce blu) e gratuiti (strisce bianche). Se nelle vicinanze non ci sono aree di sosta gratuite, è possibile contestare una multa per mancato pagamento del ticket. Tuttavia, ci sono eccezioni: in zone a traffico limitato, aree pedonali e centri storici di particolare rilevanza urbanistica, i comuni possono prevedere solo parcheggi a pagamento, a patto che vi sia un’ordinanza ben motivata. In questi casi, la sanzione sarebbe valida e difficilmente impugnabile.
Se ti trovi in una delle situazioni sopra descritte e ricevi una multa, puoi fare ricorso fornendo prove concrete. È importante raccogliere fotografie del parchimetro non funzionante, ricevute di pagamento elettronico non accettato o la mappa dell’area che dimostra la mancanza di parcheggi gratuiti.
Il trucco dei parcheggi gratuiti a Parigi
A Parigi, il sistema di pagamento dei parcheggi ha rivelato una falla sfruttata da molti automobilisti. Alcuni residenti, infatti, attivano l’opzione riservata ai disabili sui parchimetri, ottenendo così la sosta gratuita anche senza possedere una tessera valida. Questo stratagemma permette di risparmiare cifre considerevoli, soprattutto nelle zone più costose della città, come gli Champs-Élysées, dove il costo orario per i veicoli più grandi può raggiungere i 50 euro.
Il fenomeno è diventato così diffuso che il Consiglio comunale ha rivelato che una multa su cinque per violazione del divieto di sosta è legata a questo abuso. Nonostante a Parigi esistano solo 150.000 tessere di parcheggio per disabili, ogni giorno vengono registrati circa 120.000 posti occupati con questa modalità. Il problema principale è che i sistemi automatici di controllo delle targhe non sono in grado di verificare se un’auto ha effettivamente diritto al parcheggio gratuito, rendendo difficile individuare i trasgressori.

Il Comune ha rafforzato i controlli impiegando molte risorse
Per contrastare questa situazione, il Comune ha deciso di rafforzare i controlli affidandoli direttamente agli agenti municipali. Ogni veicolo sospetto viene ispezionato manualmente per verificare la presenza della tessera di invalidità. Questo metodo, però, richiede un grande impiego di risorse umane e rischia di rallentare il lavoro degli agenti, impegnati anche in altre attività di controllo della circolazione.
Nonostante la legge francese preveda una multa fino a 1.500 euro per chi utilizza illegalmente i permessi per disabili, il Comune di Parigi, almeno per il momento, si limita a sanzioni di 200 euro. Una somma che, considerando i risparmi ottenuti con il parcheggio gratuito, potrebbe non essere un deterrente sufficiente per fermare il fenomeno.