Novità sul caso della studentessa di Messina violentata nella notte tra il 29 e il 30 ottobre nel campus universitario “Paolo Borsellino” di Torino. Ieri si è infatti svolta l’udienza di convalida del fermo di un 17enne accusato di essere l’autore della violenza. Il magistrato ha convalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare nel carcere minorile Ferrante Aporti.
“Il ragazzo è apparso frastornato. Si è reso comunque conto della gravità della vicenda e ha ammesso il fatto, riservandosi una più approfondita descrizione, una volta fatta maggior mente locale sull’accaduto, di quanto avvenuto quella sera”. Così ha dichiarato l’avvocato Giuseppe Vitello dello Studio Associato Legale Mirate di Asti che difende, insieme al collega Gianluca Bona, il 17enne.
Il minorenne, di origini senegalesi, ha cittadinanza italiana. La Polizia lo ha fermato qualche giorno fa. Si sarebbe introdotto all’interno della residenza universitaria e avrebbe poi aggredito la ragazza di 23 anni. Quest’ultima ha fornito un dettagliato racconto dell’accaduto agli inquirenti.
La Polizia ha esaminato le immagini delle telecamere di videosorveglianza del campus, quelle delle vie limitrofe e dei negozi della zona. E poi la prova del Dna, che ha contribuito all’identificazione del presunto aggressore.