Dopo il caso della professoressa accoltellata ieri a Varese, ancora violenza in una scuola, un’altra aggressione. Nel primo pomeriggio d’ieri 6 febbraio, a Pieve Emanuele, un paese dell’hinterland milanese, un 18enne ha aggredito uno studente 15enne con un coltello, sferrando un fendente che ha sfiorato l’arteria femorale e che, quindi, poteva essere letale. Ssulle prime è sembrato infatti che la ferita fosse molto grave, tanto che il ragazzo è entrato in ospedale con codice rosso. Anche perché aveva perso molto sangue. Ma poi la tac ha escluso che la coltellata abbia potuto provocare danni a punti vitali e quindi lo studente potrebbe essere dimesso in settimana. Per ora resta in osservazione all’Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano.
Da una prima ricostruzione dei carabinieri di San Donato Milanese i due si conoscevano, e nei giorni scorsi ci sarebbero stati altri screzi, forse per una ragazza. Il 15enne è uno studente del centro di formazione professionale Afol Metropolitano, mentre il suo aggressore, che ha 18 anni compiuti, non frequenterebbe quella scuola. Si si sarebbe fatto trovare all’uscita per aspettarlo, in una sorta di resa dei conti. La lite è degenerata, fino a quando il 18enne avrebbe estratto un coltello da cucina e colpito il rivale con un fendente, a una coscia. Poi si è allontanato dirigendosi verso casa, e gettando il coltello insanguinato in un cestino dei rifiuti. Ma le forze dell’ordine lo hanno presto riconosciuto, grazie ai filmati delle telecamere presenti nell’area. E, seguendo le indicazioni fornite dal 18enne, hanno anche trovato e sequestrato l’arma. Hanno accusato l’aggressore di lesioni personali aggravate e lo hanno condotto in carcere a Milano.
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