Stupro a Palermo, respinto il ricorso di uno degli indagati: il giovane resta in carcere

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Il Tribunale del Riesame ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata da Christian Maronia, uno dei sette indagati dello stupro ai danni di una ragazza lo scorso luglio al Foro Italico a Palermo. Il diciannovenne quindi rimane in carcere. La settimana prossima, il 5 e l’8 settembre, i giudici dovranno decidere sulla richiesta presentata da altri due indagati, si tratta di Samuele La Grassa ed Elio Arnao.

Rimangono in cella anche Angelo Flores, Gabriele Di Trapani e Christian Barone, i primi ad essere stati arrestati lo scorso luglio, le cui istanze di scarcerazione erano state respinte nelle scorse settimane. Un altro indagato, minorenne al momento dei fatti, è stato nuovamente arrestato dopo aver pubblicato dei video su Tik Tok dove non mostrava nessun segno di pentimento, anzi. Da qui, la decisione del giudice di rinchiudere il fresco 18enne in carcere.  

Stupro a Palermo, le frasi shock del minorenne: “È svenuta più di una volta, troppi cianchi”

Aveva detto di essersi pentito, di sapere di aver sbagliato, sono queste le motivazioni che avevano spinto il Gip a disporre la scarcerazione e il trasferimento in comunità del minorenne, R.P, coinvolto nello stupro di gruppo avvenuto lo scorso 7 luglio. Ma è bastato un analisi più approfondita del cellulare e alcuni video pubblicati su Tik Tok ad aggravare la posizione del giovane, riportato nuovamente in carcere.

“Eravamo troppi, troppe risate”, le nuove dichiarazioni di R.P

Sono le chat della stessa notte dove il giovane racconta ciò che è accaduto, senza troppi scrupoli, ad un amico per filo e per segno ciò che ha fatto, ad aver reso necessario il trasferimento in carcere.

Lei si è sentita male ed è svenuta più di una volta, troppi cianchi (troppe risate) cumpa. Troppo forte. – poi prosegue –  Manco a canuscievo (non la conoscevo), siamo stati con lei in sette”.

Il 19 agosto dopo che è stato trasferito in comunità, il minore ha pubblicato dei video su Tik Tok dove afferma: “Chi si mette contro di me di mette contro la morte. Le cose belle si fanno con gli amici.poi ancora –  sto ricevendo tanti messaggi in privato da ragazze, ma come faccio a uscire con voi siete troppe! ah volevo ringraziare a chi di continuo dice il mio nome mi state facendo solo pubblicità e hype”.

La vittima portata in una comunità lontana da Palermo

Intanto, la 19enne palermitana vittima dello stupro è stata trasferita in una comunità lontana dal capoluogo, dopo che nel tardo pomeriggio di ieri aveva pubblicato un preoccupante messaggio sul suo profilo Instagram: “Mi state portando alla morte”. Alla giovane, in comunità, verrà anche data la possibilità di lavorare.