Stupro di gruppo a Palermo, resta in carcere anche l’unico minorenne

Niente domiciliari per l’unico minorenne, all’epoca dei fatti, condannato insieme ad altri sei ragazzi per lo stupro di gruppo a una ragazza di 19 anni avvenuto nel luglio 2023 in un cantiere abbandonato al Foro Italico di Palermo. Resta in carcere. In primo grado e in appello il ragazzo è stato condannato a 8 anni e 6 mesi dal gip dei minori e aveva chiesto i domiciliari. Il legale del ragazzo aveva motivato l’istanza con il ravvedimento del suo cliente, il lasso temporale trascorso dai fatti e la possibilità che il ragazzo andasse a scontare la misura dalla madre che vive in un paese vicino Palermo, quindi lontano dal suo ambient

Quando il giovane imputato a suo tempo, dopo un rapido passaggio carcerario, era stato gratificato della meno blanda misura del collocamento in comunità, lo stesso non aveva dato buona prova di maturazione psicologica, utilizzando il proprio smartphone per intavolare una cospicua messaggistica, con amici all’esterno, autocelebrativa della propria condotta di reato, senza alcun segno di pentimento o rivalutazione positiva dei fatti. Non per nulla era stata immediatamente riattivata la misura cautelare carceraria tuttora in atto. Non può aprioristicamente sostenersi pertanto, almeno allo stato, che siano effettivamente scemate le esigenze cautelari”. Queste le motivazioni della corte d’appello alla richiesta dei domiciliari da parte della difesa del giovane.

Sette i condannati in tutto per lo stupro al Foro Italico

A inizio novembre il Tribunale di Palermo aveva condannatogli altri sei imputati al processo. Ecco le pene: le pene: Angelo Flores 7 anni, Gabriele Di Trapani 7 anni, Christian Maronia 7 anni, Cristian Barone 6 anni e 4 mesi, Elio Arnao 7 anni, Samuele La Grassa 4 anni.

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Redazione PL