Cronaca di Palermo

Stupro Palermo, il fidanzato della ragazza: “Io non la lascio sola”

Nel tribunale di Palermo si è svolto ieri 3 ottobre l’incidente probatorio per lo stupro avvenuto al Foro Italico di Palermo lo scorso 7 luglio ai danni di una ragazza di 19 anni. I protagonisti della brutta vicenda erano divisi in due stanze differenti: in una c’era la vittima, mentre gli investigati erano in un altra. Loro potevano vederla, lei non poteva vedere loro. Fuori c’era il fidanzato della 18enne, seduto su una panca davanti all’aula della Corte d’Assise. L’unico a sostenere la ragazza, nessun parente.

Lei stessa, nel corso di qualche diretta social aveva rivelato di aver perso la mamma a causa di una grave malattia e di non avere più rapporti con il padre da tempo. Lui, il fidanzato, invece le è rimasto accanto nonostante tutto, passando anche sopra ai tradimenti nei suoi confronti che la ragazza avrebbe confermato pure nel corso dell’incidente probatorio.

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La lite appartiene al passato

Ma soprattutto appartiene ormai al passato la lite a suon di schiaffi, che la giovane aveva rivelato quando i rapporti fra i due si erano temporaneamente interrotti. “È vero, le ho dato schiaffi, ho riconosciuto di aver sbagliato. Ma si trattava di cose private tra noi, non c’entrava nulla quello che le era accaduto” ha ammesso il ragazzo conversando con un giornalista del Giornale di Sicilia. D’altro canto, quella notte, dopo che la ragazza gli aveva telefonato,  era stato lui ad intervenire per recuperarla, dopo che il branco l’aveva usata e poi abbandonata.

Inoltre in caserma era stato il primo a puntare il dito contro Angelo Flores, quello che avrebbe ripreso le fasi degli abusi con il suo telefonino. Lo aveva fatto mettere a verbale dai carabinieri, riportando le parole della ragazza: “Mi ha detto un nome, Angelo, che in passato ha provato a usare violenza su di lei ma non c’era riuscito, perché rifiutato”.

“I giornalisti hanno detto cose false”

Il fidanzato della ragazza ha accettato di parlare con il cronista, ma prima ha spiegato: “All’inizio non volevo parlare con i giornalisti perché qualcuno ha detto cose false. La sua identità è stata svelata perché sono venuti a bussare a casa sua facendo capire che era lei la protagonista di questa brutta storia”. Ed ha aggiunto: “Tutti la vedono sorridente sui social ma non sanno la sofferenza che ha dentro. In tanti la attaccano con parolacce e frasi offensive, non hanno idea di ciò che prova veramente perché non conoscono la situazione. Non la lascio sola”. La ragazza recentemente ha lasciato la comunità siciliana a cui era stata affidata per essere trasferita in un’altra del centro Italia. “Le starò vicino – ha ancora confermato il ragazzo  -. Lei sa che lontano da Palermo potrebbe rifarsi una vita e io un giorno potrei raggiungerla”.

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Redazione PL