I termini di legge per presentare al Comune la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) relativa al superbonus 110%, sono scaduti la scorsa settimana. Quindi solo chi è riuscito a caricare sui siti tutti i documenti otterrà ancora il maxisconto. Ma è in atto un pressing sul governo per una proroga. Insomma la partita potrebbe non essere ancora chiusa. I siti web delle amministrazioni locali sono state presi d’assalto, e in molti casi sono andati in tilt, Tanto che amministratori di condominio e professionisti, in tutto il Paese, si lamentano per non essere riusciti ad effettuare le operazioni. Un bel guaio perché aver mancato questo passaggio, per i condomini, vuol dire dover dare l’addio al Superbonus nella formula che abbiamo conosciuto per due anni, cioè lo sconto del 110% sui lavori di efficientamento energetico.
E quindi in queste ore si stanno moltiplicando gli appelli affinché sia concessa una proroga che arrivi almeno fino al 31 dicembre. Una opportunità che, diverse forze politiche anche di maggioranza, come Forza Italia, chiedevano già da settimane. Secondo quanto filtra, l’esecutivo sta seriamente valutando questa opzione. La fine dell’incentivo al 110% è stata scritta nel decreto Aiuti quater. Ovvero il primo provvedimento di sostegni economici approvato dal nuovo governo Meloni due settimane fa. Il testo ha anticipato al 1 gennaio 2023 il taglio del superbonus dal 110% al 90%. Un taglio che già era stato previsto dall’esecutivo Draghi per il 2024. E ha fissato, appunto, la data del 25 novembre come giorno ultimo per avviare ufficialmente i lavori in condomini e villette che potranno usare ancora il vecchio bonus.
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