Supermercato, Giorgetti uccide i pensionati: “eccovi le nuove tasse sui beni alimentari” | Carrelli vuoti da domani

Rincari - fonte pexels - palermolive.it (2)

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Arriva la stangata che metterà in ginocchio le categorie più fragili, anche fare la spesa diventerà impossibile. Ecco cosa sta accadendo.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il decreto accise 2025, introducendo importanti modifiche che impatteranno sul prezzo di carburanti, sigarette, alcolici, gas ed elettricità. Le accise rappresentano una forma di tassazione indiretta sui consumi, spesso giustificata da motivi etici o ambientali. Nonostante le richieste di riduzione, il nuovo decreto si concentra principalmente su semplificazioni e modifiche strutturali al sistema di riscossione e controllo.

Una delle principali innovazioni del decreto riguarda il sistema di versamento delle accise sul gas e sull’energia elettrica. Attualmente, i rivenditori devono versare anticipatamente le accise basandosi su un meccanismo storico, il che può comportare il rischio di pagamenti eccessivi. Con la nuova normativa, invece, gli acconti saranno calcolati in base ai consumi effettivi mensili, permettendo una gestione più equa e trasparente degli oneri fiscali. Questo cambiamento agevolerà il monitoraggio dei volumi di elettricità e gas distribuiti.

Per quanto riguarda gli alcolici, il decreto prevede una semplificazione delle procedure burocratiche. Gli esercizi commerciali non dovranno più effettuare una denuncia separata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ma basterà un’unica comunicazione allo Sportello Unico per le Attività Produttive. Tuttavia, la licenza continuerà a essere necessaria per la vendita di alcolici oltre una determinata soglia di volume, mantenendo così un controllo sulle attività di distribuzione.

Il decreto introduce novità anche per la vendita dei prodotti da fumo, in particolare per i liquidi da inalazione e i tabacchi lavorati. La validità dell’autorizzazione alla vendita passa da due a quattro anni, riducendo così la frequenza degli adempimenti burocratici per gli esercenti. Questa misura si inserisce in un contesto di razionalizzazione dei processi amministrativi, pur mantenendo un monitoraggio adeguato del settore.

Nuovo sistema di qualificazione SOAC

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’introduzione del Sistema di Qualificazione dei Soggetti Obbligati Accreditati (SOAC), che integra il Testo Unico Accise (TUA). Questo nuovo sistema permette agli operatori qualificati di ottenere benefici significativi, tra cui l’esonero dal versamento della cauzione e una riduzione degli oneri amministrativi. La qualifica SOAC ha una durata di quattro anni ed è suddivisa in tre livelli: base, medio e avanzato.

Un altro aspetto toccato dal decreto riguarda la tassazione di oli lubrificanti e prodotti simili. Anche in questo caso, l’obiettivo è semplificare il processo di accertamento, liquidazione e versamento degli oneri. Il Governo ha voluto chiarire che il decreto non prevede l’allineamento delle accise tra diesel e benzina, smentendo le indiscrezioni secondo cui si mirava a equiparare la tassazione tra i due carburanti.

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Rincari – fonte pexels – palermolive.it

Impatto sulle auto elettriche

Un tema controverso riguarda l’estensione delle accise a nuove categorie di prodotti, tra cui l’elettricità per la ricarica dei veicoli elettrici. Questa misura ha sollevato preoccupazioni tra i consumatori e gli operatori del settore, poiché potrebbe ridurre l’incentivo all’acquisto di auto elettriche, in contrasto con gli obiettivi di transizione ecologica.

L’obiettivo del decreto accise 2025 è quello di razionalizzare il sistema di riscossione, ridurre la burocrazia e rendere più equo il versamento degli oneri fiscali. Tuttavia, alcune misure, come l’estensione delle accise all’energia elettrica per auto, potrebbero avere effetti controversi. Nei prossimi mesi, il decreto dovrà essere approvato in via definitiva, e non si escludono possibili modifiche per rispondere alle critiche emerse nel dibattito pubblico.