“Take away” dello spaccio di droga allo Sperone, i NOMI degli arrestati – VIDEO
Sgominata a Palermo un’associazione criminale, operativa allo Sperone e dedita allo smercio al minuto di dosi di crack. Dalle prime luci dell’alba è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 persone, 17 delle quali dovranno rispondere del reato di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti ed una del reato di spaccio di stupefacenti.
Le indagini dei poliziotti del Commissariato di P.S. “Brancaccio” hanno documentato migliaia di episodi di spaccio di crack, tra il 2020 ed il 2022, localizzati nei box di un’area condominiale popolare, a vasta densità abitativa, caratterizzata dalla presenza di grate e cancelli che limitano l’accesso dalle vie esterne e da cui deriva l’appellativo “ai cancelli”, per l’intera area.
Tale limitazione, unita alla circospezione adottata dagli associati e dai pusher e dalla guardiania assicurata da “vedettte” ai piani alti e da passaggi di “ronde” in zone limitrofe, ha reso particolarmente difficoltose le indagini dei poliziotti che sono, comunque, riusciti a “bucare” l’impenetrabilità di questo “fortino”. Sono state quindi piazzate telecamere in questo lembo di periferia sud-orientale del capoluogo, tra le più grosse piazze di spaccio dell’intera Sicilia e documentate, in presa diretta, numerose cessioni anche nei confronti di acquirenti provenienti da comuni del palermitano e di altre province.
Spaccio di droga allo Sperone, i nomi degli arrestati
Gli arrestati sono: Fabio Cordova, 40 anni; Santo Cordova, 45 anni, Samuele Imparato, 26 anni, Girolamo Fazio 34 anni, Daniele Amato, 30 anni, Domenico Zora, 47 anni, Vincenzo Zora, 38 anni, Andrea Di Salvo, 31 anni; Stefano Cordova, 22 anni, Domenico Schillaci, 45 anni, Giovanni Cricchio, 26 anni, Vincenzo Sangiorgi, 50 anni; Benito Chiovaro, 49 anni, Emanuele Chiovaro 32 anni, Antonino Malleo 40 anni, Salvatore Zora, 24 anni; Fabio Mustacciolo, 40 anni, Salvatore Zora, 43 anni.
Vendita illecita di bibite per nascondere la droga
Nei pressi di uno dei box condominiali, considerato epicentro di spaccio e luogo di transito giornaliero per decine di automobilisti / acquirenti che sostavano pochi secondi per realizzare un “take away” del crack, i sodali avevano anche approntato una rivendita illecita di bibite, allo stesso tempo lucrosa attività collaterale e diversivo che avrebbe potuto giustificare la presenza di tanti clienti in realtà giunti in quella parte di Sperone, non per bibite ma per droga.