La “Targa Florio” alla Sicilia. Ecco la volontà della Regione Siciliana che, attraverso i propri Beni Culturali, sta cercando di acquistare il famoso brand automobilistico nato sull’isola nel 1906, anno della prima corsa. La gara, voluta, creata, finanziata e organizzata da Vincenzo Florio, un palermitano di ricca famiglia, si è corsa fino al 1977 sulle strade tortuose siciliane, soprattutto nelle Madonie. La decisione, però, potrebbe trascinarsi dietro numerose polemiche: l’elevato costo dell’operazione (4,3 milioni di euro) risanerebbe i conti dell’Aci ma non garantirebbe un futuro concreto alla competizione automobilistica. Il punto interrogativo più grande, infatti, riguarda la futura organizzazione della corsa: chi potrà prendersi in carico un impegno così gravoso?
Sul possiible acquisto del brand “Targa Florio” da parte della Regione Siciliana si sono espressi Alberto Samonà, assessore regionale ai Beni Culturali, e Sergio Alessandro, dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali:
“La Targa Florio – dice l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana costituisce ancora oggi a livello mondiale un riferimento immediato e diretto alla cultura e alla storia della Sicilia ed è un evento fortemente radicato nella memoria collettiva. Non si tratta solo di un marchio legato al mondo dell’automobilismo ma rappresenta la storia stessa dell’automobilismo, la sfida che un’Isola seppe lanciare al mondo intero, un’azione titanica che partendo da una terra dove anche le strade erano difficili da percorrere, ha lasciato un segno indelebile in tutto il mondo. La Targa Florio ancora oggi suggestiona, evoca ed emoziona. Basti pensare – continua l’assessore Samonà – che le grandi marche automobilistiche continuano ad utilizzare il percorso della Targa Florio per testare le loro vetture e realizzano materiale promozionale fotografando i luoghi della Targa. Riconoscere il valore del brand “Targa Florio” vincolandone l’uso è un atto necessario e dovuto ai siciliani per evitare che possa compiersi uno scippo alla nostra storia”.
Gli fa eco Sergio Alessandro: “La manifestazione automobilistica e motociclistica “Targa Florio” è stato un evento sportivo di punta nella Palermo degli anni Venti, rappresentando l’aspirazione al successo e alla dimensione internazionale di una borghesia locale in ascesa. Per il suo valore storico e simbolico la Targa è stata dichiarata patrimonio storico-culturale della Regione siciliana unitamente ai circuiti storici piccolo (72 km), medio (l08 km) e grande (148 km) ed alle antiche tribune di Floriopoli, quale riconoscimento per il contributo dato alla positiva diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo. E dal 26 giugno 2009 è iscritta nel registro delle Eredità immateriali della Regione siciliana al n. 129 del libro delle celebrazioni”.