Tari a Palermo, stop ad agevolazioni: insorge l’opposizione

Il Comune di Palermo prepara una delibera che cancella le agevolazioni ed esenzioni Tari a famiglie indigenti, disabili, anziani, vittime di racket e donne vittime di violenza. Critiche dalle opposizioni

irpef

UNICOOP e UNCI Sicilia contro il Comune di Palermo

Tra il rischio default e la mancata riscossione delle tasse, il Comune di Palermo prepara le delibere in materia di Tari. Tra queste, quella che elimina agevolazioni a disabili, indigenti, anziani, vittime del racket o donne che hanno subito violenza. Una mossa che farebbe arrivare nelle casse del Comune un introito stimato di circa 245 mila euro.

Un provvedimento che manda su tutte le furie le opposizioni, che si scagliano contro la giunta Orlando. “C’è una certa sinistra dei salotti che si riempie la bocca parlando di povertà nei salotti e quando governa tartassa gli ultimi, i più fragili, i più poveri. È il caso di una delibera dell’amministrazione Orlando che cancella le agevolazioni sulla Tari alle persone con disabilità, agli anziani con pensioni a basso reddito, alle donne vittime di violenza”. Così il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone su Facebook. “Sono contento che Orlando non abbia più una maggioranza in Consiglio comunale, perchè questa delibera verrà bocciata”, assicura.

Critiche anche da Ugo Forello, capogruppo di Oso, che parla di “macelleria sociale di un’amministrazione di pseudo-sinistra!”. “Proporre di togliere le agevolazioni ed esenzioni Tari è ignobile! Inaccettabile per racimolare circa 250 mila euro a fronte di un buco di oltre 70 mln di euro all’anno”.

Sulla Tari a pesare è soprattutto la mancata riscossione: un terzo della tassa non viene riscossa. Decine di milioni non riscossi.