Teatro Massimo, il sindacato Libersind Confsal: «Il nostro augurio per un nuovo inizio»

Il sindacato autonomo desidera augurare alla Fondazione del Teatro Massimo e a tutti i suoi dipendenti un futuro proficuo e carico di speranze

Sono tantissime le attività commerciali e i servizi pubblici ad essere ripartiti dal 4 maggio in poi. Secondo la normativa vigente, dallo scorso 15 giugno hanno potuto riaprire al pubblico anche musei e teatri. Il più noto tra questi, nella città di Palermo, è sicuramente il Teatro Massimo in cui dipendenti, dirigenti e parti sociali hanno lavorato per ottenere il rientro a lavoro. 

Il sindacato autonomo Libersind Confsal è riuscito ad ottenere il riconoscimento dalla Fondazione per accedere ai tavoli di contrattazione. L’intento era quello di partecipare attivamente alle decisioni che riguardavano la graduale ripartenza delle attività teatrali.

Il Segretario Pronciale di Palermo, Monica Piazza, augura un futuro roseo alla Fondazione e a tutti gli addetti ai lavori: “L’impegno di tutti ha permesso di tornare al lavoro, con ritrovato entusiasmo e rinnovata passione. Come organizzazione sindacale vogliamo rivolgere i nostri migliori auguri di un nuovo inizio, proficuo e carico di speranze, alla Fondazione ma anche a tutti i lavoratori, Professori d’orchestra, danzatori, artisti del coro e le altre maestranze“.

Il Libersind Confsal è già focalizzato verso nuovi scopi: “Le Segreterie Aziendale e Provinciale guardano fiduciosi a nuove trattative: livelli occupazionali, stabilizzazione del precariato, organizzazione del lavoro, investimenti su strutture e nuove tecnologie – dichiara il Segretario Aziendale –. La priorità contingente è lavorare in sicurezza, in ottemperanza al dettato normativo, rispettando il protocollo elaborato dall’azienda e dai rappresentanti del lavoratori“.

Il Segretario Provinciale Piazza conclude il suo discorso esprimendo il suo apprezzamento, a nome dell’intero sindacato, per la recente nomina del nuovo Direttore del ballo, Davide Bombana: “Segno tangibile di rilancio di un settore bistrattato nella recente storia nazionale e a Palermo pervicacemente rimasto produttivo – sottolinea il Segretario -. Il nuovo Direttore del ballo completa il ricambio di uno staff organizzativo ed artistico, iniziato con il nuovo Direttore Musicale, il Maestro del Coro ed il Direttore di programmazione. Una Fondazione che vuole essere protagonista nel panorama nazionale ed internazionale, un Teatro virtuoso che merita complessi tecnici ed artistici stabili“.

PAROLA AI LAVORATORI

Andrea Bertucci, Professore d’Orchestra e rappresentante sindacale d’Orchestra,  si dice abbastanza soddisfatto dall’azienda: “Siamo consapevoli degli sforzi fin qui profusi dall’attuale management in un momento complicato della storia umana ed economica del Paese, con spirito di collaborazione e condivisione porteremo avanti le istanze dei lavoratori, a loro tutela. Confidiamo nel rispetto degli accordi aziendali e negli investimenti che il Sovrintendente Francesco Giambrone sta già facendo“.

Marcello Carini, danzatore del Corpo di ballo del Teatro Massimo e rappresentante sindacale del Libersind Confsal, mostra tutto il suo entusiasmo per il ritorno a lavoro: “Ho sognato il giorno in cui sarei potuto rientrare nel nostro amato Teatro Massimo, in qualità di tersicoreo del corpo di ballo, ormai da 15 anni, e adesso anche in una nuova veste di rappresentante sindacale del ballo – dichiara Marcello Carini -. Si tratta di una nuova realtà autonoma il Libersind Confsal, da poco riconosciuta dai vertici della Fondazione. Con questi ultimi abbiamo avviato un dialogo basato su stima e fiducia reciproca portando avanti un lavoro di responsabilità e di investimento culturale per la nostra città e il nostro teatro.

Colgo l’occasione – prosegue il ballerino – per augurare buon lavoro a Davide Bombana, appena nominato Direttore del Ballo dal Sovrintendente Giambrone, il quale in questi ultimi anni ha mantenuto il suo impegno nel mantenere aperto il nostro settore in controtendenza con tutto ciò che è accaduto nel resto dei teatri italiani. Adesso è il momento di riprenderci la nostra vita, nel rispetto dei protocolli di sicurezza perché un solo errore penalizzerebbe tutti. Ora è il momento di tornare a frequentare i teatri e riappropriarci della bellezza che queste arti e questi luoghi trasmettono, indispensabili per il benessere dell’anima e della mente“.