Tengono segregati in casa 27 cani in pessime condizioni igienico-sanitarie: indagati due palermitani

In corso le indagini per stabilire la provenienza degli animali, (alcuni erano in possesso del microchip), e a chi erano destinati.

La Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà due palermitani, M.G. 38enne e  B.M. 46enne, ritenuti responsabili dei reati di abbandono e maltrattamenti di animali.

Nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato di P.S. “San Lorenzo” a seguito di una segnalazione, sono intervenuti, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco, in via Castelforte dove un utente ha riferito di avere sentito un forte e pungente odore di carne in putrefazione provenire dall’interno di un’abitazione. Una volta dentro i poliziotti, hanno riscontrato la presenza di numerosi cani di piccola e media taglia, la maggior parte dei quali rinchiusi in piccole ed anguste gabbie in condizioni opprimenti.

Gli agenti, poi supportati dal veterinario dell’Asp, dal consulente veterinario nominato dalla Procura e dalle guardie Eco-zoofile, hanno trovato all’interno dell’abitazione 27 cani, (3 con appena due settimane di vita), molti dei quali senza microchip, tutti detenuti, tra escrementi e feci, in condizioni igienico sanitarie preoccupanti ed in condizioni di benessere generale precario, tre i cani affetti da patologie serie. 

Accertamenti approfonditi hanno permesso di risalire all’identità dell’inquilina dell’abitazione, la quale giungeva poco dopo sul posto in compagnia di un congiunto. I due riferivano agli agenti di essere i proprietari dei cani presenti all’interno dell’abitazione, asserendo di essersi allontanati per recarsi a lavoro.

I 27 cani, dopo le cure del caso e le operazioni di microchippatura, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati affidati ad associazioni accreditate di volontariato, mentre M.G. e B.M., alla luce di quanto emerso, sono stati indagati in stato di libertà per i reati di maltrattamenti ed abbandono di animali.

In corso le indagini per stabilire la provenienza degli animali, (alcuni erano in possesso del microchip), e a chi erano destinati.