Tennis: dopo Federer e Thiem si ferma anche Rafa Nadal. È la fine di un’era?

Nadal, l’asso spagnolo, getta la spugna, ma anche Federer è fermo ai box. Si aprono nuovi insperati spazi spazi per gli azzurri Matteo Berrettini e Jannik Sinner

Sui campi da tennis di tutto il mondo rimbalza una notizia inaspettata. Rafa Nadal, 35 anni, il “padrone” della terra rossa, ma anche delle altre superfici, conclude qui la sua stagione agonistica 2021. Nadal nel corso della sua carriera ha conquistato 20 tornei dello Slam. Il motivo della defezione è da attribuire ad una deformazione allo scafoide del tarso, un infortunio serio a un piede che lo tormenta da un bel pezzo, e lo costringe a prendersi una lunga pausa. Salterà quindi gli Us Open e gli Atp Finals. E, probabilmente, lo rivedremo a gennaio. «Ciao a tutti: volevo informarvi che purtroppo devo chiudere la stagione 2021. Sinceramente da un anno soffro molto più di quanto dovrei con il piede e ho bisogno di prendermi un po’ di tempo», ha scritto il maiorchino.

UN VECCHIO INFORTUNIO

Questo problema in verità lo tormenta dal 2005, da quando gli diagnosticarono una malattia congenita, conosciuta come sindrome di Müller-Weiss, causata da una malformazione di un osso del piede su cui si diramano tendini e legamenti. L’utilizzo di solette apposite ha arginato il problema, ma non lo ha mai risolto del tutto. E adesso, inoltre, l’età ha fatto il resto. Anche per questo, probabilmente, nell’ultimo Roland Garros, lo spagnolo non ha espresso il suo miglior gioco contro il rivale Novak Djokovic, ed ha dato forfait a Wimbledon, e negli ultimi accessibilissimi tornei di Toronto e Cincinnati. Anche Dominic Thiem ha annunciato che non prenderà parte allo US Open, che, dopo Federer e Nadal, perde un altro grande protagonista . Il campione in carica salterà tutto il finale di stagione, per un infortunio al polso rimediato a Maiorca.

SI APRE UNA BRECCIA NELL’OLIMPO DEL TENNIS

Si può dire che per la prima volta si apre una breccia nell’impenetrabile barriera della trinità tennistica che ha dominato l’era Open. Rafa Nadal ai box e Roger Federer, ormai quarantenne, costretto a operarsi per l’ennesima volta a un ginocchio e a saltare l’ultima parte di stagione. Rimane il già citato Djoko – vic, un autentico cannibale alla stregua degli altri due, ma pure il serbo veleggia ormai verso la mezza età, e l’eternità atletica nemmeno a un genio come lui è garantita. Auguri di pronta guarigione agli infortunati, ovviamente.

OTTIME PROSPETTIVE PER I NOSTRI CAMPIONI

si aprono quindi prospettive insperate per gli affamatissimi Matteo Berrettini e Jannik Sinner, i capipattuglia di una generazione tennistica nostrana promettente e feconda. Il romano Berrettini , 25 anni, numero 8 del mondo e 5 tornei Atp conquistati in carriera, ha di recente vinto al Queen’s ed è arrivato in finale a Wimbledon, una impresa fino ad ora considerata impossibile per un italiano. L’altoatesino Sinner ha da poco vinto il Master 500 di Washington. Il terzo torneo portato a casa dopo Sofia e Melbourne. Attualmente è numero 15 delle classifiche e ha appena 20 anni. Le gerarchie delle divinità della racchetta sono in cerca di avvicendamento con nomi nuovi, e i nostri ragazzi possono avanzare le loro candidature mettendo da parte la modestia di rito.